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Tajani: "No al Governo M5S-Lega, si violerebbero i patti"

Antonio Tajani

Le ultime dichiarazioni di Antonio Tajani non lasciano spazio a fraintendimenti: " un accordo Lega-Movimento 5 stelle non ci sarà".

Antonio Tajani, presidente del parlamento europeo dal 17 Gennaio 2017, e possibile guida del centrodestra, insignito di questa carica direttamente da Silvio Berlusconi, si dichiara contrario a una possibile alleanza tra la Lega e il Movimento 5 Stelle.

“Un governo Lega-M5S non ci sarà”

Tajani annuncia, direttamente da Strasburgo, di essere assolutamente contrario a questo possibile accordo tra la forza di destra e il movimento pentastellato. L’intesa tra i due partiti tradirebbe i voti e gli accordi presi in precedenza con gli elettori: sia perché moltissimi parlamentari della Lega eletti nei consigli sono riusciti a vincere anche grazie ai voti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi per L’Italia, sia perché sarebbe una scelta che tradirebbe gli impegni presi.

Tajani per avvalorare la sua opinione dichiara che al momento della formazione delle liste è stato sottoscritto un documento che spiegava come nessuno, tra i partiti che partecipavano alla coalizione di centrodestra, Fratelli D’Italia, Noi con L’Italia, Lega, Forza Italia “avrebbe cambiato bandiera o avrebbe rotto le alleanze. I patti sono sacri, i patti vanno rispettati”.

Rompere questo trattato sarebbe un affronto ai danni dei cittadini: per ora Fratelli D’italia sta rispettando i patti, Tajani si augura che anche la Lega faccia lo stesso. Antonio Tajani aggiunge anche che Forza Italia è una garanzia di stabilità, serietà, efficacia ed efficienza.

Il parere di Matteo Salvini

“Gli italiani non ci hanno votato per riportare Renzi, Boschi e Delrio al governo. E neanche Gentiloni”. Alla fine del Consiglio federale del partito della Lega, svoltosi a Milano nella sede di via Bellerio, Salvini annuncia con fermezza che la Lega non ha intenzione di aprirsi ad un accordo con il Centrosinistra: gli obbiettivi del carroccio sono troppo distanti da quelli del Pd; i temi chiave come il controllo dell”immigrazione clandestina, i rapporti con l’Unione Europea, non possono subire alcuna modifica. Per il leader della Lega quindi nessuna possibilità di compromessi “chiederemo in parlamento i voti”. La richiesta di voti che permetterebbero al centrodestra, a sollecitazione Lega, di governare verranno domandati proprio in questi giorni. Salvini inoltre sottolinea che non esistono dissidi con Berlusconi riguardo la scelta dei presidenti della Camera e del Senato.

Risulta molto difficile, al momento, cogliere il possibile scenario in questo “gioco di alleanze”: tutte le forze politiche in campo rivendicano le proprie idee e vogliono imporre una propria leadership: resta il fatto, che con i risultati raggiunti dopo il 4 Marzo, nessuna coalizione ha le capacità di organizzare una governance forte senza trovare un accordo con gli altri partiti.