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Tamponi per il green pass, una farmacista: "I no vax voglioso sconti, hanno aggredito un'infermiera"

Tamponi green pass

I tamponi per ottenere il green pass mettono in difficoltà le farmacie: tante prenotazioni e aggressioni da parte de no vax.

Con l’introduzione dell’obbligo di presentazione del green pass a lavoro previsto dall’ultimo dpcm del govern Draghi, le farmacie sono state letteralmente prese d’assalto con i no vax costretti a fare un tampone per poter ottenere il certificato vaccinale. Inevitabile il caos nelle farmacie, con un numero di test che è improvvisamente aumentato.

Tamponi per ottenere il green pass

Il quotidiano La Repubblica ha intervistato Rossella Danise, della Farmacia Internazionale di piazza Barberini a Roma. La dottoressa racconta di come tutti “vorrebbero farli (i tamponi ndr) alle 8 del mattino, prima di andare al lavoro” e di come sia impossibile soddisfare tutte le richieste. “Generalmente ne facciamo 100 al giorno, ma nelle ultime 24 ore abbiamo raddoppiato. Il telefono squilla solo per quello, è un continuo, e sarà sempre peggio, dato che tutti prenotano per più tamponi, così da assicurarseli ogni due giorni”.

Green pass, è caccia ai tamponi

Oltre ad un aumento delle richiesta, ci sarebbero poi una serie di problematiche legate all’approccio ostile dei soggetti tamponati nei confronti dei tamponi. “Ormai non è più un servizio al cittadino – ha detto Rossella Danise – ci trattano come bestie, si arrabbiano se spieghiamo che non è possibile farlo immediatamente. Ma si andassero a vaccinare… E ci chiedono pure gli abbonamenti”.

Tamponi green pass, aggredita un’infermiera

Abbiamo paura dopo quello che è successo sabato durante la manifestazione contro il Green Pass”, ha specificato la farmacista che poi ha aggiunto: “Hanno tentato di aggredire la nostra infermiera. Ci siamo rinchiuse qui dentro mentre ci urlavano di tutto. Ci accusavano di essere “parte del sistema”, a noi, che siamo solo lavoratori. A piazza San Lorenzo in Lucina, poco distante da qui, hanno persino distrutto il gazebo. È gente disposta a tutto e sempre più pericolosa”.