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Tangenti all'Unimi: 35mila euro per entrare a Odontoiatria

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L'inchiesta delle Iene svela il probabile scambio di tangenti verso un professore universitario per l'accesso senza test alla Facoltà di Odontoiatria.

Un’inchiesta de “Le Iene” ha fatto luce sugli scambi di mazzette effettuati dietro le quinte dell’Università Statale di Milano. Alcuni studenti, infatti, sarebbero stati ammessi alla Facoltà a numero chiuso di Odontoiatria senza passare il consueto test, bensì pagando ingenti somme di denaro ad alcuni docenti del Corso di Laurea. Le Iene hanno intervistato la madre di una studentessa che sarebbe stata ammessa in Facoltà grazie alle promesse di un professore universitario, che secondo quanto raccontato nel servizio avrebbe richiesto una “donazione” di circa 35mila euro.

Ammissione comprata

35mila euro. Due parole che la madre intervistata dalle Iene continua a ripetere in modo ossessivo, quasi l’articolazione delle singole lettere potesse scolpire nella mente degli ascoltatori i marcati contorni della gravità della situazione. Questa è la cifra che questa mamma ha sborsato credendo alle promesse del professore/dentista riguardo l’iscrizione della figlia alla Facoltà di Odontoiatria dell’Università Statale di Milano, senza dover affrontare il difficile test d’ammissione che ogni anno passano circa 900 studenti a livello nazionale.

Il racconto della vicenda

La madre intervistata ha dichiarato che è iniziato tutto in Puglia, nell’estate del 2017. Un amico di famiglia di professione odontotecnico a Milano le propose un affare molto allettante che avrebbe permesso a sua figlia di accedere a Odontoiatria. Invitò la donna a mettersi in contatto con un collega, il professor Roberto Galazzo, dentista e docente alla Facoltà di Odontoiatria alla Statale.

Galazzo disse alla signora che far entrare sua figlia in Facoltà sarebbe stato molto semplice: avrebbe soltanto dovuto pagare una cifra iniziale di 25mila euro, al resto (secondo le registrazioni riportate dal programma del biscione) “ci avrebbe pensato lui”.

Le parole della madre in video, risuonano di pentimento: l’indignazione per aver accettato quella che più che una proposta, a naso, sembra una truffa è molto chiara. La donna racconta che le due inviarono al professore una busta che conteneva un acconto di circa 5mila euro. Le indicazioni successive furono molto chiare. La madre narra che secondo le indicazioni ricevute, dovette inviare a del Dipartimento di Scienze della Salute all’Ospedale San Paolo una raccomandata contenente due fototessere della figlia, una marca da bollo da 16 euro, la fotocopia della carte d’identità e del codice fiscale e un modulo d’iscrizione con i dati della ragazza: tutto l’occorrente per quella che sembra essere una compravendita di ammissione.

Il sistema di pagamento

Dopo le prime “mazzette” restavano 20mila euro da saldare, racconta la madre davanti alle telecamere. Veniva periodicamente sollecitata a fare dei bonifici tramite banche diverse. Il beneficiario era sempre lo stesso ( un noto Studio Odontoiatrico), così come la causale era sempre la stessa (contributo universitario prof. Galazzo), con l’eccezione del bonifico del 13 ottobre 2017. In questo caso, la causale fu “pagamento tasse universitarie”.

L’epilogo del servizio

Conto saldato. O almeno così credeva la signora. Il professor Galazzo organizzò infatti un incontro tete a tete con la donna chiedendole di portare un altro acconto di 7mila euro in contanti. Davanti alle incertezze di mamma e figlia, Galazzo rassicurò la ragazza. Dalle telecamere nascoste appare premuroso, le disse che non doveva preoccuparsi, perché le sarebbe sempre stato accanto e le avrebbe dato una mano per gli esami. La invitò persino a presentarsi all’Ospedale San Paolo di Milano per incontrare Morena Urgesi, il destinatario dei documenti che la madre aveva inviato prima dei numerosi bonifici.

La figlia, tuttavia, non provava la stessa euforia della madre. A quella storia, in fondo, non ci aveva mai creduto. Decisa a restare con i piedi per terra e a strappare alla madre le sue ali di cera, la convinse che non si poteva andare avanti, tanto più per il fatto che Galazzo ometteva di dare informazioni più precise riguardo alla modalità di iscrizione al corso di laurea.

Fino a quando, il 18 febbraio, mamma e figlia non incontrarono di nuovo il professore per chiedergli indietro il denaro sborsato. Questa volta, però, la donna si fece trovare preparata e registrò l’intera conversazione.

L’incontro non si rivelò privo di sorprese. Il docente, infatti, rivelò che il pacchetto pagato da mamma e figlia includeva alcuni esami a cui la ragazza non si sarebbe neppure dovuta presentare. Inoltre, venne fuori che nell’affare erano coinvolti anche altri studenti.

Non finisce qui. Galazzo affermò di essere un personaggio di prestigio dell’Università e che, proprio in virtù della sua posizione privilegiata, avrebbe potuto offrire alla ragazza prestazioni che molti suoi coetanei si sarebbero potuti sognare. Era una fortuna, insomma, che le loro strade si fossero incrociate.

Ma a quel punto, il veleno degli elaborati discorsi del professore non aveva più effetto sulla donna e la figlia. La madre, pentita di essersi fatta abbindolare dalle promesse del docente, ha infine deciso di collaborare con le Iene per incastrare Galazzo e l’amico, da cui era partita la vicenda.

Mamma e figlia decidono di incontrare nuovamente i due truffatori provviste di telecamere nascoste. Durante la conversazione, emergono altri dettagli sconcertanti. Il professore stesso ammette di avere ottenuto il titolo di laurea specialistica grazie al pagamento di un’importante somma di denaro e alle raccomandazioni di un’eminente figura politica. E’ parso, inoltre, che il pacchetto offerto dal professore non si limiti ai 35mila euro pagati dalla madre che ha collaborato allo smascheramento del sistema. Con l’aggiunta di “piccole” somme di denaro, la ragazza avrebbe potuto passare gli esami con degli aiuti.

Per finire il discorso, Galazzo ha rassicurato sull’onestà del sistema. Secondo quanto ha dichiarato, infatti, il 90% dei soldi da lui ricevuti sarebbero stati donati alla ricerca.

L’intervento delle Iene

Le Iene sono andate a trovare il professor Galazzo nel suo studio dentistico a Milano. L’uomo non si è scomposto ascoltando le accuse dell’inviato Giulio Golia, anzi ha ribadito di aver agito in fin di bene per sostenere la ricerca e dare una mano a ragazzi in difficoltà senza volere nulla in cambio.

Golia ha fatto una visita anche a Morena Urgesi all’Ospedale San Paolo. Quando il giornalista le ha chiesto se conosceva il professor Galazzo, la sua risposta è stata un po’ ambigua. La donna ha dichiarato un piccolo dettaglio: Galazzo è il suo dentista.

Interrogata dalla Iena anche la Segreteria centrale della Statale. I responsabili hanno affermato davanti alle telecamere che sono in corso degli accertamenti sulla condotta di Galazzo. Il professore sarebbe un recidivo, dato che qualche tempo fa era stato fermato poichè si era impossessato dei timbri dell’Università.