> > Tar del Lazio: respinto ricorso contro sospensione lavoro e stipendio dei sog...

Tar del Lazio: respinto ricorso contro sospensione lavoro e stipendio dei soggetti senza Green Pass

tar del lazio

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato contro la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per chi non ha il Green Pass.

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da oltre un centinaio di impiegati pubblici contro la sospensione dal lavoro e dallo stipendio imposta ai dipendenti sprovvisti di Green Pass.

Tar del Lazio: respinto ricorso contro sospensione lavoro e stipendio dei soggetti senza Green Pass

Nel pomeriggio di venerdì 11 marzo, il Tar del Lazio ha comunicato la decisione di respingere il ricorso contro la sospensione dal lavoro e dallo stipendio prevista per i lavoratori che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Il ricorso era stato presentato da 127 dipendenti pubblici insorti contro la misura imposta dal Governo italiano. I dipendenti operano in settori differenti come il comparto della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico ma anche del personale scolastico.

In relazione alla decisione presa, il Tar del Lazio ha ribadito “la piena legittimità dei provvedimenti di sospensione” destinati a tutti i soggetti privi di Green Pass.

Ricorso respinto, la sentenza emanata dai giudici

Per quanto riguarda la sentenza emanata, a proposito delle misure adottate dal Governo per rendere effettivo l’obbligo vaccinale, i giudici del Tar del Lazio hanno scritto: “Il legislatore ha optato per una soluzione intermedia con la scelta della sospensione della prestazione lavorativa ed essendo la vaccinazione un requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative, appare logico e coerente che l’assenza di questa determini la sospensione del rapporto e della retribuzione, anzi, la mancata risoluzione del rapporto di servizio costituisce una evidenza pratica di come il legislatore abbia adottato una soluzione bilanciata che medi tra il contenimento della pandemia e la tutela del lavoro”.