> > Tara, l'antica dimora dei re d'Irlanda tra leggende e sacralità

Tara, l'antica dimora dei re d'Irlanda tra leggende e sacralità

Tara in Irlanda

Tara viene considerata la leggendaria residenza degli antichi re supremi d'Irlanda, dalle cui leggende sono nati i più grandi miti di tutti i tempi

Prime notizie storiche relative a Tara (Temair) risalgono alla metà del VI secolo d.C. Esse si trovano per lo più in manoscritti, in poemi, nelle vite di alcuni santi, in registrazioni monastiche e nelle liste dei nomi dei re d’Irlanda. Il materiale combina insieme miti, leggende e fatti storici. Tutto i documenti sono spesso difficilmente separabili in singole componenti. Per cui risulta spesso difficile riuscire a comprendere quali siano state le vicende storiche reali di Tara.

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Una delle più grosse difficoltà per storici e archeologi riguarda proprio la sua verità storica rispetto a questa grande massa di notizie mitologiche e leggendarie. Le perplessità riguardano soprattutto il periodo più amico, durante il quale Tara venne fondata. Il sito di Tara è molto complesso e comprende oltre trenta strutture distribuite per circa 2 chilometri su un basso altopiano, a una quota di circa 155 metri sul livello del mare. A ovest l’altopiano si interrompe con una scarpata e dal sito di Tara è possibile godere di uno spettacolare paesaggio. Lo sguardo si può spingere per molti chilometri lungo il “Central Plain of Ireland”, ovvero l’altopiano centrale irlandese. La collocazione topografica fu di importanza strategica: l’insediamento sorge infatti su una collina che in antichità fu di notevole interesse politico e rituale, ma soprattutto un importante luogo sacro.

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In Irlanda, ma anche nell’Europa celtica, i luoghi elevati venivano considerati luoghi sacri. Per questo essi venivano spesso usati dai druidi per le assemblee e le cerimonie religiose. L’idea di utilizzare un luogo elevato per facilitare il contatto tra uomo e dio è un concetto indoeuropeo. Esso diventò poi anche un elemento tipico del cristianesimo. I luoghi sacri fortificati, che in ambito alpino italiano sono chiamati “santuari d’altura“, avevano presso i Celti anche una funzione di difesa contro gli attacchi esterni.

Tara, in bilico tra leggende e storia

Secondo la leggenda, a Tara san Patrizio, primo vescovo d’Irlanda, uso questa caratteristica per prevalere sui druidi pagani del re Laoghaire. Si ricorda anche che in Irlanda tutte le grandi necropoli neolitiche sorgono in cima a colline o altipiani. Nel caso di Loughcrew, ad esempio, le colline sono addirittura due, mentre i tumuli preistorici sono distribuiti sui due cocuzzoli. Lo stesso avviene in direzione di Dublino, dove le Wiklow Mountains ospitano diverse necropoli neolitiche ricche di tumuli a camera, come Saggart Hill, Montpelier e Seefin. Un po’ più a nord sono collocati i resti dell’antico monastero di Kells, dietro il quale si trova la Hill of Lloyd. Qui è possibile osservare i resti di alcune strutture murarie di origine preistorica.

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Tara fu la leggendaria residenza degli antichi re supremi d’Irlanda, dei quali si trova traccia in moltissime leggende. Secondo tali leggende, esisteva anticamente un luogo mitico che si chiamava Temair. I suoi abitanti erano persone comuni, alcuni più saggi, altri meno. Alcuni si ponevano domande, altri meno, ma tutti erano dediti alla loro terra e alla loro collina. A un certo punto della storia, una grande nube di nebbia avvolse Tara. In quell’occasione comparvero degli esseri strani, che si dissero della stirpe dei “Thuata De Danann”, cioè il Popolo dei Dana. Essa era la mitica stirpe di origini divine che secondo la mitologia irlandese “venne dal nulla e scomparve nel nulla”. Gli abitanti di Tara scapparono spaventati. Per molto tempo si tennero lontano da quegli strani esseri che abitavano la collina. Ma i più saggi tra loro, incuriositi, si avvicinarono e accettarono di incontrarsi con loro.

Tara: i quattro doni dei re supremi d’Irlanda

Tara in Irlanda

Da quegli incontri gli abitanti di Tara impararono molte cose. Ovvero la scienza, la magia, l’arte, l’astronomia, l’erboristeria, la musica e la medicina. Secondo le leggende, pertanto, il sapere astronomico derivava direttamente da esseri dotati di capacità divine. Ma i “Thuata De Danann” non si limitarono a questo. Essi infatti regalarono ai primi uomini saggi quattro doni, cioè oggetti dotati di poteri soprannaturali. Tali oggetti avrebbero costituito da quel momento in poi la dote dei re supremi d’Irlanda. Tra i quattro doni vi erano una coppa (secondo la tradizione il Graal), una pietra, una lancia (ovvero quella con cui il centurione Longino trafisse il costato di Gesù Cristo e che si dice essere appartenuta a Hitler) e una spada (identificata con Excalibur, la mitica spada di re Artù).