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Taranto, incidente sul lavoro: morto un operaio di 40 anni colpito da un telaio di ferro

Taranto incidente sul lavoro

Aveva solo 40 anni Massimo De Vita, l'operaio deceduto a Taranto dopo essere stato colpito da un telaio in ferro che pare si sia sganciato all'improvviso.

Il numero degli incidenti sul lavoro è in crescita, anche nei primissimi mesi del 2022. Dai dati relativi a gennaio 2022 e pubblicati dall’Inail emerge che in un mese le denunce di infortunio sono state 57.583, pari al +47% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e con un aumento del 23,9% rispetto al gennaio 2019. A non diminuire, purtroppo, sono anche le morti bianche. Troppe le vittime sul posto di lavoro. L’ultima notizia arriva da Taranto, dove un incidente ha causato la morte di un operaio di 40 anni.

Taranto, incidente sul lavoro: la dinamica

Dopo l’incidente a Marano Vicentino, un’altra tragica notizia arriva da Taranto. Tanto il dolore per la morte di Massimo De Vita, operaio di 40 anni deceduto sul posto di lavoro. La vittima è un ex dipendente della società Taranto Container Terminal, attualmente in carico alla compagnia portuale e assegnato in somministrazione a una ditta d’appalto.

L’incidente è avvenuto nella mattinata di martedì 22 marzo. Stando alle prime informazioni diffuse in seguito alla ricostruzione dei fatti, pare che l’uomo sia stato violentemente colpito da un telaio di ferro che si è sganciato improvvisamente mentre una nave che trasportava pale eoliche lo stava facendo calare in banchina.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, oltre a Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri.

Le parole dei sindacati

I segretari Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno prontamente commentato la triste notizia, dichiarando: “Siamo di fronte ad un’ennesima tragedia sul lavoro nel porto di Taranto. La sicurezza sul lavoro diventa sempre più una priorità e una emergenza da affrontare.

Il movimento “Una città per cambiare”, invece, ha commentato: “È intollerabile che nel 2022 si muoia ancora a causa del lavoro, Taranto piange l’ennesimo morto. È l’ennesima tragedia che colpisce la città“.

Anche Acciaierie d’Italia, ex Ilva, ha diffuso una nota precisando “di non avere alcun coinvolgimento nelle operazioni che hanno condotto a tale incidente, né direttamente né tramite attività svolte da appaltatori per conto di Acciaierie d’Italia”. Inoltre, l’azienda ha comunicato “di non avere in gestione lo sporgente numero 4 Lato Ponente del porto di Taranto”.