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Tasmania, tratti in salvo solo 32 dei 226 cetacei spiaggiati

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Macquarie Harbour (Australia), 22 set. (askanews) - I soccorritori provano a portare in salvo alcune decine di balene pilota - o globicefali, chiamati anche delfini pilota - dopo che oltre 200 di questi cetacei sono rimasti spiaggiati sulle costa ovest della Tasmania, in Australia. Sarebbero due a...

Macquarie Harbour (Australia), 22 set. (askanews) – I soccorritori provano a portare in salvo alcune decine di balene pilota – o globicefali, chiamati anche delfini pilota – dopo che oltre 200 di questi cetacei sono rimasti spiaggiati sulle costa ovest della Tasmania, in Australia. Sarebbero due anni che Macquarie Harbour è teatro di questa strage di animali, che finora ha coinvolto circa 500 balene pilota.

“Ocean Beach e Macquarie Harbour sono un punto nevralgico mondiale per lo spiaggiamento di massa di queste balene, il globicefalo e i capodogli – spiega il biologo marino Sam Thalmann – Esistono sicuramente delle caratteristiche locali che fanno di questo angolo un sito di spiaggiamento delle balene. Ne abbiamo esperienza. E abbiamo sviluppato una tecnica molto speciale adatta alle condizioni locali. Stiamo migliorando ogni volta. A partire da qui, ogni cetaceo che viene liberato ha una targhetta con una piccola etichetta individuale, così continuiamo a monitorare”, ha aggiunto.

Dopo una lunga e sofferta giornata, il servizio di fauna selvatica dello Stato ha indicato di essere riuscito a trarre in salvo 32 dei 226 cetacei spiaggiati. Il fenomeno dello spiaggiamento, per quanto ricorrente, ancora non è stato spiegato: “Abbiamo cominciato ora e alcuni degli animali morti, stiamo facendo delle indagini e raccogliendo dei campioni che spero ci possano aiutare a capire alcuni dei meccanismi e potenzialmente i processi che spiegano perché questi animali vengono in questo posto a spiaggiarsi”, ha concluso il biologo.