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Tassa sui rifiuti, arriva la Tarip: cos’è e come si calcola

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Ecco tutti i dettagli sulla Tarip: cos'è e come si calcola

Per Tarip si intende la tariffa puntuale (o la cosiddetta tariffa corrispettiva) entrata in vigore il 1° gennaio del 2016. Essa identifica un nuovo metodo alternativo e innovativo per calcolare la tassa sui rifiuti. Importante premettere che la Tarip si basa non sulle dimensioni degli immobili, bensì sul quantitativo di rifiuti prodotto. E’ rivolta a chiunque risulti in possesso di qualsiasi titolo locali o aree scoperte operative suscettibili di produzione di rifiuti urbani. Le aree in questione possono essere adibite a qualsiasi uso, ma è necessario risultino esistenti sul territorio comunale.

Tassa rifiuti quando si paga

La riscossione ordinaria e coattiva della Tariffa viene valutata dal Soggetto Gestore, AIMAG, SPA. Normalmente, sono previste due emissioni, la cui cadenza ha natura semestrale. Relativamente al pagamento della fattura, esso dovrà essere corrisposto non oltre il termine predisposto dal Soggetto Gestore. Solitamente, viene concesso un lasso di tempo non inferiore a 30 giorni a partire dalla data di emissione.

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Il sistema previsto dalla tarip è equo e presenta un carattere altamente innovativo. Grazie a queste peculiarità, risulta più agevole soddisfare gli obiettivi predisposti dalle direttive europee. La Tarip , diversamente dalla Tari, si avvale infatti di una partecipazione diretta dei cittadini, dei quali viene premiato il comportamento virtuoso e diligente. Il riconoscimento viene conferito a quanti operano una corretta raccolta differenziata dei materiali riciclabili. Vengono premiati anche coloro che si impegnano a ridurre al minimo la quantità di rifiuti non riciclabili. L’obiettivo consiste in primo luogo nel riuscire ad incrementare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, oltre a migliorare la qualità dei materiali residui e di scarto. Il tutto a favore di una maggiormente diffusa riduzione dei rifiuti pro-capite.

Come si calcola

La Tarip si compone di due parti: una fissa e l’altra di natura variabile. Relativamente alla parte fissa, essa viene calcolata sulla base del numero dei membri del nucleo familiare. Un altro fattore determinante riguarda la zona di residenza e i servizi generali forniti dal Comune (tra cui, ad esempio, la pulizia delle strade). Oltretutto, in ognuna delle zone territoriali vengono suddivise le utenze, che dipendono dalla frequenza di determinati servizi e da quanto essi siano personalizzati. Le famiglie vengono raggruppate sulla base del numero di componenti di ogni nucleo familiare. Le categorie di appartenenza sono complessivamente sei.

La parte variabile, invece, concerne altri parametri. Essa viene quantificata sulla base del numero effettivo di svuotamenti del bidone grigio che, nel corso di un anno, non può essere inferiore ad un numero minimo predefinito. Questa soglia corrisponde al numero dei membri totali della famiglia, a cui va aggiunta un’unità. Ad ogni modo, nella fattura viene comunque attribuito il numero di svuotamenti minimi, anche nel caso in cui non vi siano svuotamenti effettivi. Ogni svuotamento presenta un costo individuale, in stretta correlazione con le dimensioni del bidone. Le sue dimensioni vengono assegnate dall’utenza e, in determinati casi, da specifiche riduzioni predefinite.