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Durante la pausa del processo che vede coinvolto Matteo Salvini, c’è stata una telefonata proprio tra il leader leghista e Silvio Berlusconi. A confermarlo è la stessa Lega.
La telefonata avvenuta tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi
Durante la pausa dell’udienza Open Arms – che vede coinvolto l’ex premier Matteo Salvini – i due leader hanno concordato di vedersi in settimana con i ministri di Lega e Forza Italia. Lo stesso Salvini ha ufficializzato la cosa:
«Ho sentito Berlusconi mentre c’era una pausa del processo, ci vedremo settimana prossima con i sei ministri perché ci sono da affrontare la manovra, la legge sulla concorrenza, la riforma degli appalti, la delega fiscale, la riforma della pubblica amministrazione».
Telefonata Salvini-Berlusconi: il motivo
Il motivo della chiamata, quindi, sembra essere legato alla necessità di riunire il centrodestra per parlare dell’attuale situazione politica in Italia. Proprio in queste ore, infatti, è stato approvato il Documento programmatico di bilancio, che verrà spedito a Bruxelles e che vede al suo interno diverse modifiche a livello finanziario per il Bel Paese.
Molte delle suddette manovre, oltretutto, non sono di certo in linea con l’idea di Salvini che per questo vuole organizzare al più presto un vertice con i suoi colleghi politici per discuterne.
Telefonata Salvini-Berlusconi: le parole del leader della Lega
Matteo Salvini ha proseguito nella dichiarazione – avvenuta a Palermo, in aula bunker – dicendo di aver contatto anche Giorgia Meloni oltre che la guida di Forza Italia:
«Ci sono tanti temi che il centrodestra unito affronta in maniera concreta. Ho messaggiato anche a Giorgia Meloni perché voglio una squadra e una coalizione compatti. Poi ciascuno è libero di stare in maggioranza o all’opposizione. Siccome vogliamo governare questo Paese appena si torna a votare e vogliamo essere determinanti per l’elezione del presidente della Repubblica a febbraio, basta con i litigi, con le polemiche, basta con le divisioni: uniti nei comuni, uniti nelle Regioni e uniti in Parlamento. Quindi il confronto sarà settimanale».