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Telefoni cellulari: cose che facevamo prima dello smartphone

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Vi ricordate cosa potevamo con i vecchi cellulari prima dell'avvento degli smartphone: ecco le cose principali che forse non ricordavate

Oggi la maggior parte di noi è senza dubbio smartphone dipendente. Tra Whatsapp, Shazam, Instagram e molti altri social, condividiamo i selfie, mandiamo mail dal telefonino, usiamo tutto in mobilità. Tutto funziona alla perfezione. Ma vi ricordate com’era l’utilizzo dei cellulari prima dell’avvento degli smartphone?

L’antenato per eccellenza dell’iPhone è stato sicuramente il Nokia 3310, lanciato nell’ormai lontano 2000. Ma prima ancora c’era stato lo Startac, lanciato sul mercato nel 1996. Adesso siamo in grado di ricordare cosa facevamo con questi cellulari? A scuola, per organizzare le uscite, nei momenti di noia o anche solo per provarci con ragazze e ragazzi, con i cellulari era tutta un’altra cosa. Era decisamente diverso lo strumento e, di conseguenza, il linguaggio. Ecco allora le principali cose che facevamo con i cellulari pre-smartphone.

Le ricariche spese in messaggi

Ora si mandano miliardi di messaggi ed emoticon su whatsapp e FB messanger gratis. Ma prima si finivano intere ricariche telefoniche in sms, che costavano decisamente un botto.

T.V.T.B.

Lo spazio era poco e quindi bisognava certamente ottimizzare! Via libera, allora, alle sigle. Tra le più gettonate vi erano TVB, TVTB, TAT, TVUMD, ma anche tante altre.

Il T9

Bella la vita oggi con le tastiere, ma prima come ce la cavavamo? I tasti erano 12 e per mandare un sms bisognava usare il magico sistema T9. Che consumava di brutto i pulsanti del cellulare!

Le cover intercambiabili

Quella finta Gucci, quella tamarra con i draghi o quella della squadra del cuore. Le cover erano di ogni colore e versione.

Credito a zero

Quando il credito nel telefonino finiva più velocemente del coniglio dal cilindro di David Copperfield, i soldi nel portafoglio latitavano tristemente. Ma c’era sempre l’uscita di emergenza, il piano B: ovvero lo squillo. Che era un po’ come dire: “Sono a zero, richiamami”. Le richieste di soccorso erano indirizzate soprattutto verso i genitori, ma anche verso amiche, fidanzatini e parenti vari.

Snake… Snake e ancora Snake!

Quante volte avete giocato a Snake a scuola, al lavoro o in qualunque altro momento in cui vi stavate annoiando a morte? Ma soprattutto, e ditelo con la stessa sincerità, quanti di voi sono riuscite a finirlo?

Non superare i 160 caratteri negli sms

Quando Whatsapp, Viber e tutte le applicazioni di messaggistica istantanea erano ancora lontane, i messaggi costavano. Occorreva prestare attenzione ai centesimi, ma più di ogni altra cosa al numero di caratteri da digitare. Questi dovevano essere rigorosamente non più di 160. Tanto che molti, per risparmiare spazio prezioso, scrivevano le parole tutte attaccate!

Le suonerie personalizzate

Come dimenticare infine le orrende suonerie polifoniche? I pochi fortunati potevano creare la propria melodia sul telefonino. Ma nei casi più soventi e peggiori, invece, per averne una bisognava scaricarla mandando un messaggino… Con il rischio di incappare spessissimo in abbonamenti indesiderati dal costo esorbitante.