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Tempesta di neve nel Regno Unito: 61 persone bloccate al pub per due giorni

I clienti intrappolati dalla neve mentre se la spassano

Tempesta di neve nel Regno Unito: 61 persone bloccate al pub per due giorni non si perdono d'animo e mettono su una kermesse musicale ed "alcolica"

La tempesta di neve Arwen flagella il Regno Unito e a Richmond 61 persone restano bloccate al pub per due giorni: gli avventori volevano ascoltare una cover band degli Oasis e andarsene ma la bufera ha cambiato i loro piani. E li ha cambiati in meglio, a contare che 61 inglesi in un pub sono come  61 bambini a casa di Willy Wonka. I media locali, BBC in primis, dicono che venerdì il gruppone era arrivato alla spicciolata al Tan Hill Inn per ascoltare il concerto di una cover band degli Oasis, bere qualche betoniera di birra, roba leggera, e poi tornare a casa. 

Tempesta di neve nel Regno Unito: clienti bloccati ma con birra, cibo e musica

Ma è arrivata Arwen con tutto il suo carico di neve, ghiaccio e vento: ci sono state interruzioni di corrente, cadute di alberi e disagi ai trasporti con l’autostrada principale, la M1, chiusa in direzione nord. Perciò la maggior parte dei clienti è rimasta bloccata nel pub, impossibilitata ad uscire e dopo un paio d’ora assolutamente convinta di non voler uscire. Perché se chiudi 61 inglesi in un pub non li fai certo scontenti, questo è pleonastico ma va ribadito. 

Da Oasis a ‘Snowasis’, la tempesta di neve nel Regno Unito Arwen innesca una mezza sagra

E il soggiorno forzato infatti è stato allietato da centinaia di litri di birra, cibo in abbondanza, un camino scoppiettante, posti letto da occupare a rotazione ed allegria etilica sulle neve fuori da quel locale che con i suoi 528 metri sul livello del mare è  il più alto d’Inghilterra. Il Tan Hill Inn si trova nel parco nazionale del Dales, nello Yorkshire

Il gestore del pub finito nella tempesta di neve nel Regno Unito: “Vogliono incontrarsi qui una volta l’anno”

Insomma la band, ribattezza ex post da Oasis ‘Snowasis’, c’era, il tempo era estremo, cibo e pinte di scura non mancavano e la cosa è finita talmente bene che quando dopo 48 ore sono arrivati i soccorsi non ci hanno trovato sopravvissuti nel panico, ma viventi sbronzi e felici. Tanto felici che, come ha spiegato il gestore del pub Nicola Townsend che un cognome rock perfetto per la circostanza, “alcuni hanno legato così tanto che hanno deciso di incontrarsi qui una volta l’anno”. Probabilmente è appena nato “l’Arwen Day”.