Alessandra Boga Prevista per mercoledì 14 marzo 2018 una tempesta solare che farà tremare la terra, potrebbe mettere fuori uso gli alimentatori, danneggiare i satelliti, ma anche innescare splendide aurore boreali.
E’ stata creata la settimana scorsa da un’enorme esplosione nell’atmosfera solare e le particelle – formatesi tra il 6 e il 7 marzo scorsi – sono ora in viaggio verso il nostro pianeta. Parallelamente siamo prossimi alla formazione di “crepe nell’equinozio” nel campo magnetico terrestre, che secondo gli scienziati si formeranno attorno agli equinozi del 20 marzo e del 23 settembre di ogni anno.
Tali crepe indeboliranno la protezione naturale del nostro pianeta contro le particelle cariche e potrebbero lasciare i voli commerciali ed i sistemi GPS esposti alla tempesta in arrivo. Ciò potrebbe avvenire in parti della Scozia, nell’Inghilterra Settentrionale, nel Nord degli Stati Uniti, incluse parti del Michigan e del Maine. La fonte delle informazioni è più che autorevole: si tratta della NASA, che con la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) – un’agenzia federale statunitense che si occupa di meteorologia e anch’essa ha studiato il fenomeno delle tempeste solari – tiene sotto controllo ciò che dovrebbe avvenire attraverso telescopi e sonde, che aiutano a generare previsioni meteorologiche geomagnetiche.
Cosa sono le tempeste solari e i loro pericoli
Abbiamo accennato ai pericoli a cui possono portare le tempeste solari: ora scopriamoli più nel dettaglio. Particolarmente pericolosi sono i loro componenti dei brillamenti solari, ovvero una grande esplosione nell’atmosfera solare, capace di danneggiare i satelliti comportando tra l’altro un costo enorme in termini economici. Le particelle cariche possono anche minacciare le compagnie aree, disturbando il campo magnetico terreste. Brillamenti molto grandi possono possono persino creare correnti all’interno delle reti elettriche ed emettere energia.
Altre componenti delle tempeste solari sono le espulsioni di massa coronali, ovvero grandi nuvole di plasma e con proprietà magnetiche che causano tempeste geomagnetiche ed aurore particolarmente grandiose. Esse possono disturbare le onde radio, le coordinate GPS e sovraccaricare i sistemi elettrici.
Un grande flusso di energia potrebbe fluire in reti elettriche ad alta tensione e danneggiare permanentemente i trasformatori, bloccando case ed aziende in tutto il mondo.
Non rimane che stare a vedere cosa succederà domani e se i media parleranno di questo straordinario e in un certo qual modo inquietante fenomeno – ma anche meraviglioso, se si pensa alle aurore boreali – che riguarderà anche la Terra.
