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E' TEMPO DI TASSE: I 10 ERRORI DA EVITARE

TASSE

Tra formule complicate, dense di regole e continui mal di testa indotti dal macinare numeri, la contabilità delle tasse è un momento difficile da affrontare, e questo prima ancora di prendere in considerazione la prospettiva di fare un errore. Anche un minimo passo falso, infatti, può portare a p...

Tra formule complicate, dense di regole e continui mal di testa indotti dal macinare numeri, la contabilità delle tasse è un momento difficile da affrontare, e questo prima ancora di prendere in considerazione la prospettiva di fare un errore. Anche un minimo passo falso, infatti, può portare a problemi nella gestione fiscale, magari consistenti in un rimborso più piccolo del previsto, sanzioni costose e forse anche dover iniziare tutto daccapo.

Ma se si sta attenti, gli esperti fiscali consigliano, almeno 10 errori fiscali grandi possono essere tranquillamente evitati. In America la situazione della detrazione fiscale è un pò diversa da quella Italiana, ma i consigli qui riportati, possono comunque risultare utili anche per noi.Vediamoli insieme:

ERRORI DI CALCOLO

Gli errori dovuti a calcoli errati sono quelli più comuni, specialmente tra le persone che compilano i loro ritorni fiscali a mano, dice Tim Gagnon, specialista assistente accademico di contabilità presso la Northeastern University della McKim School of Business. Per quanto poco rilevante l’errore sia, esso potrebbe essere sufficiente per far scattare una verifica fiscale, soprattutto se l’errore è sostanzialmente in vostro favore, o le informazioni non corrispondono esattamente con quello che i datori di lavoro e le banche segnalano al fisco. In breve, controllate e ricontrollate sempre il vostro lavoro.

DIMENTICARSI DI FIRMARE

“Che ci crediate o no, la gente dimentica spesso di firmare il ritorno”, dice Michael Rozbruch, fondatore ed amministratore delegato di Tax Resolution Services Co. Sì, davvero. Ricontrollate che la vostra firma sia sul modulo prima di inviarlo o rischiare di ritardare il rimborso.

ELEMENTI MANCANTI

E’ fin troppo facile perdere ammissibili – e preziose – detrazioni, soprattutto se non vengono distintamente indicate. Per esempio, dice Gagnon, la gente spesso dimentica di cercare ed includere le accise pagate su un auto acquistata o noleggiata, o una donazione di beneficenza fatta attraverso i propri datori di lavoro, che si manifestano solo alla fine dell’anno. Il miglior modo per aggirare questo problema è quello di verificare le liste governative dettagliate riguardanti gli elementi detraibili al fine di ottenere i giusti rimborsi.

MANCATA ORGANIZZAZIONE

Una buona organizzazione dei documenti è importante, dice Bill Norwalk, partner fiscale in carica a con sede in California. Ciò significa che recarsi dal commercialista con una scatola da scarpe piena di ricevute e documenti sparsi e non organizzati, può influire sul conto da pagare a fine lavoro. Pertanto organizzare e sistemare bene tutti i documenti cartacei aiuta a risparmiare tempo e denaro.

LA PARTITA IVA

In alcuni paesi, come l’America, esiste un numero di sicurezza a nove cifre che identifica la personale situazione fiscale di ogni contribuente. In Italia possiamo tradurlo a grandi linee con la Partita IVA. Che siate Italiani o Americani, quel codice è la chiave per un corretto calcolo delle tasse. E’ bene quindi controllare sempre che il codice di partita IVA presente su documenti e bolle sia corretto, così da evitare errori.

DETRARRE CON METODO

E’ meglio avvalersi del metodo di detrazione standard o è meglio procedere per elenchi? “La risposta può non essere la stessa ogni anno”, ha detto Gagnon.

Un cambiamento nelle circostanze, come ad esempio le spese mediche supplementari, può inaspettatamente spingerci verso la necessità di dover optare per l’elencazione. Gli esperti comunque dicono che si dovrebbero sempre calcolare le imposte in entrambe le direzioni, al fine di vedere quale metodo è il migliore per ridurre una bolletta o aumentare il proprio rimborso.

MANCATA DOCUMENTAZIONE

Le cifre detraibili dai tuoi acquisti variano in base al prodotto ed al metodo di pagamento, dice Norwalk. Senza un elenco dettagliato (magari conservando ricevute o scontrini), ti ricordi davvero l’importo di tutto ciò che hai pagato? Probabilmente no, e questo è denaro perso. A parte i registri contabili, tieni sempre un elenco aggiornato di tutto ciò che doni o paghi durante l’anno.

ARCHIVIAZIONE PRECOCE

E’ bene tenere in ordine sempre tutta la documentazione fiscale, ma senza archiviarla troppo in fretta, al fine di avere sempre tutta la situazione sotto controllo. Infatti è importante poter reperire tutto il materiale nonappena si ha necessità di revisionarlo, come a volte capita per le ricevute, così da non incappare in eventuali errori.

DIMENTICARSI DI INCLUDERE UN ASSEGNO

Questo errore può essere particolarmente costoso. n America i contribuenti che non pagano entro la data stabilita rischiano di trovarsi con sanzioni ed interessi salati, dice Rozbruch. La pena tipica è di circa il 5 per cento dell’imposta dovuta, moltiplicato per il numero di mesi di ritardo.

Anche se un pagamento avviene con solo qualche giorno di ritardo, gli interessi vengono conteggiati come se si trattasse di un mese intero. Se il pagamento avviene con più di 60 giorni di ritardo, la sanzione è di $ 135 o il 100 per cento delle imposte dovute, a seconda di quale è inferiore. la soluzione a questo problema è semplice: verificare sempre la presenza di problemi, come ad esempio un importo errato o mancato, poco prima di inserirlo in archivio. La situazione Italiana è un po diversa, ma il principio di base è lo stesso.

LA MANCATA SEGNALAZIONE DEL MARGINE DI INTERESSE

Le istituzioni finanziarie americane devono segnalare un tasso di almeno $ 10 per interesse dovuto, ma molte banche lo fanno anche per importi più bassi, ci dice Gagnon.

“Tecnicamente si consiglia di segnalarlo sempre, anche se non si ottiene alcun rimborso. In caso contrario si rischiano sanzioni o addirittura una revisione contabile. La soluzione migliore è quella di verificare sempre le dichiarazioni totali di fine anno.