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Temporary card, cos'è e come funziona?

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La temporary card è una proposta per risolvere il problema dei voucher utilizzati per pagare i lavoratori.

La temporary card è la soluzione che la Lega ha proposto per risolvere il problema dei voucher, utilizzati per retribuire in maniera legale i lavori stagionali e in generale saltuari, che sono stati cancellati con un decreto del 2017. Questa è una carta in cui il datore di lavoro accredita il pagamento della prestazione lavorativa e che il lavoratore può utilizzare come un bancomat.

Cos’è la temporary card

Roberto Simonetti, esponente della Lega, ha proposto l’introduzione di una temporary card. Si tratta di una card per il lavoro saltuario e temporaneo sulla quale saranno accreditati dai datori di lavoro i compensi relativi alle prestazioni lavorative effettuate. I titolari della temporary card saranno i lavoratori saltuari e stagionali. Questi potranno utilizzare la temporary card per acquisti e pagamenti come un semplice bancomat o post-pay.

Il datore di lavoro pagherà il lavoratore stagionale e, in generale, saltuario accreditando il compenso sulla temporary card. Il pagamento della prestazione lavorativa avverrà tramite una piattaforma TW, la temporary work. La prestazione di lavoro potrà essere pagata 15 euro all’ora se si lavora per un imprenditore e 10 euro all’ora se si lavora per un libero professionista.

Come funziona

La temporary card è una soluzione per continuare a pagare i lavoratori soprattutto stagionali come quelli legati al settore alberghiero e turistico, al settore ricettivo e per l’agricoltura. Questa è stata teorizzata per sostituire i voucher che sono stati cancellati con un decreto legge del 2017. Per far funzionare la macchina burocratica in maniera efficiente è previsto un controllo degli utilizzatori da parte dell’Inps e di Poste Italiane tramite una convenzione o un accordo ad hoc.

Cosa sostituiscono

Il voucher è un buono per retribuire il lavoro di tipo saltuario. Dal maggio 2017 il pagamento della prestazione lavorativa tramite i voucher è stata abolita, ma nel luglio dello stesso anno è stato reintrodotto con caratteristiche diverse dal precedente. I buoni pasto sono utilizzati per pagare il lavoro saltuario o stagionale di alcuni settori come quello alberghiero, turistico e ricettivo. I nuovi voucher reintrodotti nel luglio 2017 sono stati distinti tra utilizzo non professionale e professionale. Sia il datore di lavoro che il lavoratore devono essere registrati sulla piattaforma Inps con tutti i dati e solo su quest’ultima è possibile acquistare la prestazione di lavoro in modo tale da evitare abusi e il lavoro in nero. La proposta portata avanti dalla Lega prevede invece un pagamento della prestazione tramite una temporary card che può essere utilizzata dal lavoratore come un semplice bancomat.