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Tennis: Sinner, 'una delle mie vittorie più belle, sia io che Alcaraz giocato ad alto livello'

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Miami, 1 apr. - (Adnkronos) - “Sicuramente è una delle mie vittorie migliori. È stato un match molto duro, nel quale entrambi abbiamo giocato a un livello davvero alto. Quando giochi un tennis come questo, stare in campo è molto bello. Te ne accorgi, senti l’energia ...

Miami, 1 apr. – (Adnkronos) – “Sicuramente è una delle mie vittorie migliori. È stato un match molto duro, nel quale entrambi abbiamo giocato a un livello davvero alto. Quando giochi un tennis come questo, stare in campo è molto bello. Te ne accorgi, senti l’energia del pubblico. Fa piacere essere parte di sfide così, che regalano del bel tennis. Rispetto a Indian Wells ho cambiato un paio di cose, che hanno funzionato. Quali? Non ve lo dirò, ma penso che se ne sia accorto anche Alcaraz. La prossima volta sarà lui a cambiare qualcosa, e io dovrò cercare di farmi trovare pronto”. Queste le parole di Jannik Sinner, in conferenza stampa, dopo la vittoria sul numero uno del mondo Carlos Alcaraz in semifinale al torneo Masters 1000 di Miami.

“Come Alcaraz, anche io ho avuto un principio di crampi, quando ero avanti di un break nel secondo set (2-0, ndr) -aggiunge il 21enne altoatesino-. Poi, sul 3-4 lui ha avuto un paio di palle-break e quello è stato un momento di grande difficoltà, perché se avessi perso il servizio sarebbe stata durissima recuperare. Ma vincere quel game mi ha dato tantissima fiducia e da lì in avanti ho risposto davvero bene. Nel terzo set mi sono accorto che il mio avversario era in difficoltà, così ho cercato di approfittarne. In particolare nel primo game: sapevo che sarebbe stato l’ultimo con lui al servizio prima del cambio palle, quindi rispondere poteva essere un po’ più semplice. Dovevo approfittarne e penso di averlo fatto bene”.

La costruzione della vittoria di venerdì sera è partita già due settimane prima, dopo il k.o. a Indian Wells. “Il giorno seguente alla sconfitta – ha continuato l’azzurro – siamo subito venuti a Miami. Mi sono preso un giorno libero, poi sono tornato ad allenarmi. Sin dalla prima sessione ho cercato di lavorare su alcuni aspetti, per prepararmi a un possibile nuovo match contro Carlos. Ma ho usato quegli accorgimenti anche negli altri incontri, fin dalla sfida con Dimitrov. Durante l’intero torneo ho provato a inserire qualcosa di nuovo nel mio gioco, e ne sono molto felice. Anche l’incontro di oggi mi lascia molte cose da prendere per provare a migliorarmi”.

Nella finale di domenica Sinner se la vedrà contro Daniil Medvedev, a sua volta a segno in tre set, nel derby contro Karen Khachanov. Lo attende un’altra sfida difficilissima, contro un avversario col quale ha perso 5 volte su 5. “Sarà un incontro diverso rispetto a quello con Alcaraz – ha detto ancora il numero 11 del mondo –, contro un avversario col quale non ho mai vinto. Medvedev è un giocatore differente, la posizione in risposta cambia completamente, dovrò partire da molto più lontano. Ci siamo già affrontati in finale a Rotterdam, dove ho vinto un set. E ci sono state un paio di partite terminate al terzo. Anche contro di lui dovrò provare a cambiare qualcosa, ma mi sento pronto per competere e felice di essere in finale. Se non riuscirò a batterlo nemmeno stavolta, ci proverò di nuovo la successiva”.

Ad Alcaraz la sconfitta con l'azzurro costa tantissimo: niente bis a Miami, niente Sunshine Double, niente (più) numero uno del mondo. Ma lo spagnolo non vede così nero. “Nella mia testa – ha detto – ho semplicemente perso la semifinale. È un peccato, anche perché nel secondo set ho avuto l’opportunità di fare il break e andare a servire per vincere la partita, ma avrò sicuramente altre occasioni per vincere qui. In questo momento tutto ciò a cui riesco a pensare è di dover alzare il mio livello per battere Jannik. Con lui sono sempre delle gran battaglie, e credo sia stato un ottimo match da parte di entrambi”.

“Dopo essere andato in bagno (a fine secondo set, ndr) per me è diventato tutto più difficile. Mi sono fermato, poi ho iniziato ad accusare dei crampi. È stato un errore mio, che mi ha portato ad avere dei problemi nel terzo set. Ma non è quella la ragione della mia sconfitta, perché la difficoltà è durata solo il primo game. Dopo averla superata ho iniziato a sentirmi meglio, ma la verità è che Jannik è stato migliore di me”. Per chi perde raramente, accettare le sconfitte è più difficile, ma Alcaraz ha già imparato. “Per i primi 20, 25 minuti non voglio parlare con nessuno. Vedo tutto negativo. Ma poi mi rilasso, inizio a ragionare sugli aspetti positivi della partita, della stagione, del torneo. Parlare con le persone che mi stanno vicine mi aiuta a tornare a pensare positivo”.