Massimo Airoldi Sono ancora le donne a dare una gioia al tennis nazionale! Ci sono volute più di due ore e mezza per battere le sorelle Williams, in una delle partite che rimarrà nella storia della coppia azzurra formata da Sara Errani e Roberta Vinci. Le doppiste italiane, teste di serie numero 1 del tabellone degli Australian Open, sono riuscite infatti a battere in rimonta le sorelle Williams, che nonostante il numero 12 del seeding potevano considerarsi le favorite alla vigilia. Una partita magica quella di Errani e Vinci, che sono cresciute alla distanza e alla fine hanno vinto con il cuore e con la testa, più che con le braccia.
Il match è combattuto fin dai primi game, con Serena efficacissima al servizio, Errani un po’ meno efficare e fallosa. Primo set chiuso dalle sorellone con alcuni grandi colpi di Venus.
Le sorelle d’Italia subito avanti nel secondo set 2-0 ma le Williams recuperano e passano in vantaggio, addirittura passando a condurre 5-3. Pare ormai finita. Sara Errani però non ci sta e tira fuori dal cilindro un decimo gioco da applausi, costringendo Venus all’errore sulla palla decisiva che vale il 5-5.
L’altalena di emozioni di ripete nei game seguenti: break senza storia delle Williams all’undiccesimo gioco, ma poi ci pensa Robertina Vinci a tirar fuori due guizzi dei suoi per costringere le americane al tie-break, un momento che risulta nettamente più favorevole alle italiane che scappano via subito e chiudono 7-1 rimandando il verdetto finale al terzo set.
Le Williams scappano subito avanti per 3-0, poi Errani e Vinci infilano 4 giochi consecutivi (con Sara praticamente in trance-agonistica) e quindi due break di fila permettono alla Vinci di andare a servire per il match sul 5-4, un’occasione cancellata da una rispostona di Serena. Appannamento al servizio di Venus e le azzurre ne approfittano. Sara Errani questa volta non si fa pregare al servizio e alla fine è ancora un errore di Venus a scatenare la gioia di Sarita e Robertina, che chiudono 7-5 con un game a zero regalandosi un successo indimenticabile e, ovviamente, le semifinali degli Australian Open.
