Lisa Pendezza Julie Ann Orellana, 46 anni, è stata arrestata per aver tentato di uccidere le figlie. L’aggressione si è conclusa con la morte della figlia minore. Gli inquirenti del West Virginia hanno ricostruito la vicenda grazie alla testimonianza della figlia maggiore, Olivia, sopravvissuta alla violenza.
“Aiutatemi a liberare dei gattini”
La bambina ha raccontato che, al rientro da scuola, la madre ha chiamato lei e la sorella per aiutarla a “liberare dei gattini bloccati sotto a un letto“. Le figlie sono accorse, ma quando sono entrate in camera la madre le ha accolte con una pistola e ha aperto il fuoco. Il corpo della piccola Eliza, 8 anni, mostra i segni di diversi colpi di pistola. Poi la madre l’ha accoltellata al petto, allo stomaco, al collo e alla schiena. Olivia, 11 anni, è stata ferita a una gamba ma è riuscita a fuggire dalla finestra. Ha cercato aiuto a casa di un vicino, in Tall Pine Lane. Quando la polizia è arrivata sulla scena del crimine, Julie Ann Orellana era già fuggita a bordo di un SUV Honda. Il mezzo è stato ritrovato dagli agenti in una strada vicina.
L’arresto
La donna è stata fermata dalla polizia il giorno seguente. È stata trovata in possesso delle due armi del delitto: un coltello da cucina e una pistola 9 millimetri. Con sé aveva anche una lettera, macchiata di sangue, in cui spiega il motivo della violenza e come ha organizzato l’omicidio. Una volta uccise le bambine, si sarebbe tolta la vita. È stata arrestata con l’accusa di omicidio di primo grado e tentato omicidio.
