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Tenta un atto sacrilego in India ma incappa in un pestaggio mortale

Il momento in cui il 25enne afferra la spada sacra

Tenta un atto sacrilego in India ma incappa in un pestaggio mortale: orrore nel Tempio d'Oro della città di Amritsar, dove i fedeli diventano carnefici

Tenta un atto sacrilego in India ma incappa in un pestaggio mortale, è accaduto nel Punjab, dove un 25enne ha provato prova ad afferrare una spada sacra ma i fedeli Sikh lo hanno ammazzato di botte. L’omicidio si è verificato nella città indiana di Amritsar, all’interno del Tempio d’Oro, uno dei luoghi più sacri del Sikhismo. 

Atto sacrilego e pestaggio mortale: orrore in diretta in un tempio del Punjab

Secondo quanto riferito dai media locali ed immortalato da un video terrificante durante una preghiera intorno al libro sacro del Guru Granth Sahib un giovane ha scavalcato la transenna che separava i fedeli oranti dalla reliquia ed avrebbe fatto per afferrare una spada rituale che si accompagna al testo sacro. 

Un giovane tenta un atto sacrilego ma paga un prezzo amaro: ucciso dal pestaggio mortale dei fedeli Sikh

Immediatamente il giovane, senza barba e con un vistoso fazzoletto giallo in testa, è stato bloccato da guardie e fedeli e pestato a morte. La polizia locale ha avviato immediatamente indagini per risalire agli autori del crimine ma finora senza esito. I Sikh sono gelossissimi delle loro tradizioni religiose e non è raro che in corrispondenza dei loro grandi eventi di fede si verifichino episodi di violenza innescati dall’irriverenza dei seguaci di fedi diverse.

Il post agghiacciante che giustifica il pestaggio mortale: “L’autore dell’atto sacrilego è una vittima della guerra a noi Sikh”

E sulla pagina Facebook Singh Kahur è comparso un post molto esplicito, che con le indagini di polizia per individuare i “picchiatori” ha poco a che vedere e che addirittura rivendica la giustezza di quella uccisione: “I Sikh hanno storicamente protetto il Saroop (forma fisica) del Guru Granth Sahib Ji sacrificando tutto. Da almeno sei anni, gli attacchi al Guru Granth Sahib sono diventati eventi regolari in India”. E ancora: “I colpevoli che sono stati catturati hanno sempre detto di essere stati pagati per compiere gli attentati. Dopo anni di attesa che l’azione della polizia trovasse la fonte di questi attacchi, quest’anno i Gur Sikh hanno iniziato a intervenire direttamente. L’individuo catturato oggi è la vittima della guerra contro noi Sikh che difendiamo semplicemente il nostro Guru”.