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Tentativo di stupro, accusato israeliano 26enne: denuncia di una turista

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Roma, turista belga denuncia tentativo di stupro sulle scale del Campidoglio.

In questa fine estate nella quale le notizie più brutte si rincorrono da città a città, ecco che ne arriva un’altra dalla Capitale. A Roma una turista belga ha denunciato di avere subito la scorsa notte un tentativo di stupro sulle scale del Campidoglio.

L’aggressione, a quanto raccontato, è stata tentata da parte di un ragazzo israeliano. I due si erano conosciuti qualche ora prima in un pub. Attualmente sono in corso indagini della polizia di Roma Capitale per fare piena luce sull’accaduto.

Entrambi i ragazzi adesso, presunta vittima e ipotetico carnefice, si trovano ora al comando dei vigili urbani. A quanto pare, per rendere più complete le indagini, gli agenti stanno anche ascoltando le altre persone che avevano trascorso la serata con i due ragazzi. Che quindi non erano estranei l’una all’altro.

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La ricostuzione dei fatti

Secondo la ricostruzione fornita dai due ragazzi ai vigili urbani i due giovani si conoscono nella notte tra ieri e oggi al pub inglese di largo Argentina. Lei, studentessa universitaria di 23 anni, a Roma in vacanza, è nel locale con le tre amiche con cui è partita. Lui, invece, 26 anni, vive a Roma e lavora in un’agenzia aerea che ha la sede a Fiumicino.

Dopo aver trascorso del tempo a chiacchierare, i due decidono di fare una passeggiata, lasciando gli amici al pub. Vanno in piazza Venezia, percorrono via del Corso, poi tornano indietro. Si dirigono verso il Campidoglio e lungo la scalinata lui tenta un approccio che lei respinge. Ci prova ancora e lei ancora lo respinge. Alla sua insistenza la ragazza inizia a urlare: gli agenti della polizia di Roma Capitale in servizio al Campidoglio la sentono e accorrono. Fermano entrambi e li portano al comando di via della Consolazione, dove si trovano ancora adesso.

Vengono ascoltati, lui viene denunciato secondo l’articolo 609 bis del codice penale, ovvero tentata violenza sessuale, e gli viene assegnato un avvocato d’ufficio. Non lasciano alcun dubbio le parole della ragazza rispetto ai fatti, riferite agli agenti, coordinati dal vice comandante Antonio Di Maggio, che li hanno ascoltati:

“Io non volevo, non avevo nessuna intenzione di avere rapporti sessuali con lui. Mi piaceva, ci stavamo divertendo: ma perché questo vorrebbe dover dire qualcosa di più?”. Lui si difende: “Lei ci stava, assolutamente: mi aveva già dato un bacio, avevamo parlato tutta la sera, bevuto insieme, passeggiato, baciati ancora: ci stava, non c’è altro da dire.”.

Intanto la ragazza è stata raggiunta dalle sue amiche, che si trovano con lei ancora adesso, in attesa di poter lasciare il comando e poi Roma e l’Italia.