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Tentò di uccidere il rivale di una gang, indagato 12 anni dopo

Un tentato omicidio riemerge dopo 12 anni

Tentò di uccidere il rivale di una gang, indagato 12 anni dopo, un errore nel verbale di identificazione gli consentì di scappare in Salvador

Tentò di uccidere il rivale di una gang, indagato 12 anni dopo: surreale vicenda sulla terribile guerra fra bande “Mara Salvatrucha 13” e “Banda 18”, con un giovane a processo per tentato omicidio e lesioni, dodici anni dopo avere cercato di ammazzare un rivale. Perché così tardi? Perché un errore nel verbale di identificazione  aveva consentito di derubricare quella maxi rissa dell’agosto del 2010 al parco Trotter a suo tempo terreno di scontro tra bande del Salvador in un episodio teppistico ma non di rilievo penale adeguato. 

Tentò di uccidere il rivale di una gang

Cosa successe? Che dopo la rissa avvenne l’identificazione avvenne con il nome corretto, ma non ci fu avviso di garanzia. Grazie a quella svista il quindi il giovane, un 19enne senza precedenti,  uscì dall’ospedale e,come racconta Il Giorno, “si allontanò e prese un aereo per il Salvador dove rimase dieci anni, indisturbato, fino al 2020”. 

Un controllo casuale e spunta il passato

Ma la Procura aveva ripreso il fascicolo in mano ed ha reindagato quel giovane che a suo tempo fu identificato da un poliziotto in borghese. Il ragazzino venne portato in questura con un verbale di identificazione sbagliato. Non partì alcun avviso di garanzia ma un controllo in strada casuale ha riportato a galla il suo passato e adesso rischia il processo.