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Terapie intensive oltre la soglia critica in 7 regioni, ma dati in calo: l'elenco aggiornato

terapie intensive

Migliorano i dati sulle terapie intensive in Italia, anche se in almeno sette regioni i numeri superano la soglia di rischio del 30% dei ricoverati.

Stando ai dati del monitoraggio quotidiano effettuato dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) starebbe finalmente migliorando il dato sui ricoveri nelle terapie intensive del nostro Paese. I posti letto dei suddetti reparti tornano infatti a essere all’incirca il 30% di quelli attualmente disponibili sul territorio nazionale, vale a dire al limite della soglia critica stabilita dalle autorità sanitarie. Un miglioramento ravvisabile anche nell’ultimo bollettino sull’emergenza coronavirus trasmesso dal ministero della Salute, nel quale si legge che i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono diminuiti di 101 unità rispetto alle 24 ore precedenti (2.849 contro 2.748), mentre i nuovi ingressi a livello nazionale sono soltanto 177 con diverse regioni a incremento pari a zero.

Terapie intensive, dati in miglioramento

Oltre al miglioramenti del dato sulle terapie intensive si è registrato anche un calo dei ricoverati nei reparti Covid ordinari, con 323 pazienti dimessi secondo l’ultimo bollettino nazionale. Era da circa un mese e mezzo che le terapie intensive non scendevano sotto la soglia critica a livello nazionale; dato che si accompagna al costante calo dell’andamento percentuale dei ricoverati, passato dal 40% dei primi di aprile al 30% di questi ultimi giorni.

Terapie intensive, 7 regioni oltre la soglia

Nonostante il miglioramento generale, sempre secondo i dati di Agenas sono ben sette le regioni attualmente sopra la soglia critica dei ricoveri in terapia intensiva al 27 aprile del 2021. Queste sono Emilia Romagna con il 32%, Lazio con il 34%, Marche con il 31%, Piemonte con il 38% e Puglia con il 39% a cui si aggiungono Lombardia e Toscana addirittura sopra la soglia del 40% (entrambe con il 41% di posti letto occupati in terapia intensiva). Nella scorsa rilevazione del 21 aprile erano dodici le regioni ad essere sopra la soglia critica del 30% dei posti letto occupati.

Terapie intensive, crollo dei ricoveri in Portogallo

Mentre in Italia il calo dei ricoveri nelle terapie intensive risulta essere ancora molto graduale, in Portogallo i reparti sono ormai praticamente vuoti, con il bollettino della giornata di lunedì scorso che per la prima volta dal mese di agosto ha segnato zero decessi per coronavirus.

Alla luce di questi dati, il governo portoghese si appresta già dal prossimo lunedì a revocare le restrizioni sugli orari di riapertura di bar e ristoranti, consentendo inoltre lo svogimento di grandi eventi pur con limitazioni sul numero di persone che potranno riunirsi.