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Terra dei fuochi, la Commissione europea: "Preoccupati per la salute pubblica"

Terra dei fuochi, la Commissione europea: "Preoccupati per la salute pubblica"

La Commissione Europea si "arrende" sulla Terra dei fuochi: "Abbiamo fatto ciò che era in nostro potere, ma resta grave il pericolo per la salute pubblica".

Suonano come una dichiarazione di resa le parole del commissario Ue all’Ambiente Karmenu Vella. Che rispondendo davanti al Parlamento di Strasburgo all’interrogazione presentata da un esponente del Movimento 5 stelle sulla Terra dei fuochi ha detto che la Commissione Europea ha fatto tutto quello che poteva e non c’è altro che possa fare “in accordo con la legislazione comunitaria”. Questo non significa, ha chiarito Vella, che – benché la situazione sia migliorata – non vi sia più pericolo. Anzi, il commissario ha manifestato la propria preoccupazione per “la situazione ambientale in Campania”, chiarendo che continua a essere elevato il rischio per la salute pubblica e che sia l’anormale incidenza dei tumori nell’area interessata, sia le infiltrazioni della Camorra nella gestione dei rifiuti impensieriscono ancora Bruxelles.

Le iniziative dell’UE per la Terra dei fuochi

Il commissario Vella ha ricordato che l’Unione Europea non è rimasta passivamente ad osservare il disastro della Terra dei fuochi. Tutt’altro. Nell’ultimo decennio Bruxelles ha, infatti, avviato numero azioni e procedure di infrazione, facendo “pieno uso dei suoi poteri per correggere la situazione”. Grazie a questo, ha sottolineato Vella, si può correttamente affermare che il trattamento dei rifiuti in Campania abbia fatto dei passi avanti rispetto alla crisi dei rifiuti del 2007.

Le reazioni alle parole del commissario Vella

La risposta del commissario UE per l’Ambiente non ha, però, convinto l’eurodeputato pentastellato Piernicola Pedicini, che aveva presentato l’interrogazione. Rispondendo a Vella, Pedicini ha detto: “Di messaggi rassicuranti ne abbiamo ascoltati per anni, con il risultato che ancora oggi, in questo momento, i roghi continuano a bruciare incessantemente”. L’europarlamentare ha denunciato, inoltre, l’inutilità e l’inefficacia delle soluzioni fino ad oggi adottate dalla politica regionale e nazionale per la Terra dei fuochi, sollecitando Bruxelles a non tirarsi fuori dalla questione. “Le istituzioni europee – ha sottolineato Pedicini – hanno il dovere di intervenire“, rispetto a quello che è “il più grande avvelenamento di massa in un Paese occidentale”.