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Terremoto al Cremlino: “100 diplomatici russi pronti a dimettersi contro la guerra”

Vladimir Putin

L'ombra di un dissenso non più dissimulato e di una fronda che sta per lasciare lo zar: “100 diplomatici russi pronti a dimettersi contro la guerra”

Il sito indipendente Meduza e non solo lo spiegano: è in arrivo un terremoto al Cremlino e “100 diplomatici russi pronti a dimettersi contro la guerra”. Il gesto di Boris Bondarev avrebbe molti emuli e il dossier sarebbe già all’esame di Vladimir Putin. Quell’elenco sarebbe sulla scrivania dello zar da giorni, gli sarebbe stato consegnato dal segretario del Consiglio di sicurezza, Nikolaj Patrushev

“Ci sono 100 diplomatici pronti a dimettersi” 

Proprio quest’ultimo avrebbe spinto Putin a contromisure drastiche, perché se fosse vero che nell’élite russa starebbe montando malumore propositivo Putin sarebbe molto meno sicuto nel condurre la guerra alla parte di Ucraina che gli interessa. Lo stesso quotidiano economico russo Kommersant conferma che “dallo scorso 24 febbraio sarebbero stati già decine i diplomatici russi che hanno lasciato il proprio incarico”. Il nostro Corriere della Sera cita “fonti occidentali con buoni contatti nel mondo della diplomazia russa. Oltre cento sarebbero pronti a ripetere il gesto di Bondarev”. 

Boris Bondarev coraggioso apripista

E attenzione: il gesto del diplomatico russo Boris Bondarev è stato gesto fortissimo di dissenso aperto. L’inviato di Mosca alle Nazioni Unite a Ginevra si era dimesso  con clamore planetario per protesta contro l’invasione in Ucraina. Sua una dura lettera contro il Cremlino, lettera per cui Bondarev, oggi rifugiato in Svizzera, rischia un processo secondo Suddeutsche Zeitung.