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Terremoto in Emilia, registrata scossa di magnitudo 4.3

sismografo

Il sisma è avvenuto in provincia di Piacenza. Al momento, non si è a conoscenza di danni a cose o a persone.

L’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un terremoto di magnitudo 4.3 a soli quattro chilometri da Gropparello, in provincia di Piacenza. La scossa ha un ipocentro (profondità) di 28 chilometri ed è avvenuta alle ore 18.41 di sabato 19 maggio. Decine le segnalazioni, sia sui social che telefonicamente ai vigili del fuoco, da parte di persone che hanno distintamente avvertito il sisma; sembra che la terra abbia tremato anche a Fidenza, e a Parma. Si attendono ulteriori dettagli in merito a possibili danni a cose o persone.

Terremoto, scosse di assestamento

Una seconda scossa sismica, di assestamento, meno intensa rispetto alla precedente, è stata avvertita alle ore 18.51. La magnitudo è di 2.6; l’epicentro è a tre chilometri da Gropparello, l’ipocentro a 15 chilometri. La terza è stata registrata alle 19.32 a soli due chilometri da Gropparello, di M 2.1, con una profondità di 23 chilometri. La quarta scossa è avvenuta alle ore 20, con un’intensità di 2.1 della scala Richter; l’epicentro è a cinque chilometri da Gropparello e l’ipocentro è di 29 chilometri. Seguiranno ulteriori aggiornamenti. Tra i comuni prossimi all’epicentro, in una zona compresa tra i sette e i quindici chilometri, vi sono: Ponte dell’Olio, Bettola, Morfasso, Vigolzone, Lugagnano Val d’Arda, Vernasca, Travo, Rivergaro, Bore, Carpaneto Piacentino, Farini e Castell’Arquato. Il terremoto è stato avvertito, anche se in modo lieve, anche a oltre 100 chilometri di distanza dall’area epicentrale: la scossa si è sentita anche in alcuni comuni della bergamasca e nella stessa città lombarda, riporta il sito web dell’Eco di Bergamo.

terremoto emilia

Le scosse di settembre e novembre

La terra aveva tremato in Emilia anche il 19 novembre scorso, intorno alle 13. Erano state registrate due scosse, a distanza temporale ravvicinata (circa mezz’ora l’una dall’altra), ed entrambe con epicentro in provincia di Parma. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva rilevato il primo movimento tellurico alle 13.10; la magnitudo del terremoto era di 3.3 gradi della scala Richter, l’epicentro a Varano de’ Melegari (Parma). Il secondo terremoto era di maggiore intensità, con M 4.4 ed epicentro a Fornovo Val di Taro. La popolazione locale aveva chiaramente avvertito la scossa, come risultava dalle segnalazioni arrivate anche da Piacenza e provincia, oltre che dalla Valnure e Val d’Arda, entrambe in territorio piacentino. Solo due mesi prima, il 10 settembre, un terremoto, di magnitudo 3.7 e con epicentro a Morfasso, aveva colpito la zona. Alle ore 20 la scossa era stata avvertita nel Piacentino, in particolar modo in Valnure, Valtrebbia, Val d’Arda e a Fidenza. Gli abitanti di queste zone avevano avvertito i Vigili del Fuoco, allertati per sicurezza anche dalle Autorità locali. In entrambi i casi (sia il 10 settembre, sia il 19 novembre) le scosse non hanno provocati danni e alle infrastrutture e agli edifici; non vi sono stati inoltre feriti. Paolo Calestani, sindaco di Morfasso, ha dichiarato- per quanto riguarda il terremoto di settembre- che “(…) qui in paese la scossa è stata avvertita in modo lieve, parto ora per un sopralluogo nelle frazioni ma per il momento da noi non vi sono danni”, riporta Leggo.