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Terremoto in Friuli, registrata scossa di magnitudo 3.6

sismografo 2

Il sisma è avvenuto a Bordano, in provincia di Udine. Al momento, non è possibile accertare se vi siano danni e di quale entità.

La terra continua a tremare nella penisola italiana. L’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia ha registrato terremoto di magnitudo 3.6 della scala Richter in provincia di Udine il 9 maggio, poco prima dello scoccare della mezzanotte.

Epicentro e ipocentro

La scossa sismica è avvenuta alle ore 23.48 del 9 maggio e ha un ipocentro di 7 chilometri. L’epicentro è Bordano. Data la scarsa profondità, è stata sentita dalla popolazione. Il terremoto è stato distintamente avvertito a Gemona, tra i paesi più colpiti dal sisma del 1976, e nel territorio di Pordenone.

Terremoto, i paesi vicini all’epicentro

I comuni prossimi a Bordano (epicentro), entro i dieci chilometri, sono: Venzone, Trasaghis, Gemona del Friuli, Amaro, Osoppo, Cavazzo Carnico, Montenars e Artegna. Non si hanno al momento notizie riguardo a danni a persone o edifici, nonostante siano state molte le chiamate spaventate di cittadini ai Vigili del Fuoco. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

Solo tre giorni fa, il 6 maggio, cerimonie ufficiali hanno ricordato gli eventi sismici che hanno sconvolto il Friuli Venezia Giulia nel 1976. Il terremoto di magnitudo 6.5, per i danni che ha provocato, è ricordato come uno dei peggiori che ha colpito la penisola italiana. Le scosse successive, dell’11 e del 15 settembre dello stesso anno, aggravano il bilancio. La zona maggiormente coinvolta è stata l’area intorno a Udine, in particolare i paesi tra Gemona e Artegna. I danni sono stati ‘amplificati’ dalla conformazione dei piccoli paesi della provincia, situati su alture e non costruiti con criteri di sicurezza moderni. Edifici storici, quali chiese e castelli medievali, hanno subito devastazioni. Il numero dei morti raggiunge le mille persone, con centomila cittadini sfollati.

Le scosse nel centro Italia

Diverse scosse sismiche sono state registrate in provincia di Macerata nella sola giornata di martedì 8 maggio. L’epicentro di quattro di questi sismi è a Pieve Torina; le ultime due si sono verificate a Castelsantangelo sul Nera e a Muccia, sempre in provincia di Macerata. L’Ingv riporta la magnitudo di questi terremoti ravvicinati l’uno all’altro. Non sono di forte entità: la magnitudo delle scosse di Pieve Torina sono di 2.3, 2.1, 2.0, 2.2 gradi della scala Richter. Per quanto riguarda gli altri due comuni, i valori sono più alti: 2.8 a Castelsantangelo e 2.3 a Muccia. L’ipocentro è però a 7 chilometri; con tale profondità le scosse sono state sentite dalla popolazione. Non vi sono stati danni agli edifici pubblici e privati e nessuno è rimasto ferito. L’area è stata coinvolta nel terremoto del 10 aprile 2018, di magnitudo 4.6 e con epicentro nel paese di Muccia. L’ipocentro è a nove chilometri di profondità. Le zone che hanno chiaramente sentito il forte movimento tellurico sono state le province di Macerata, Ancona, Pesaro, parte dell’Umbria e della Toscana e anche in Lazio. Non vi sono stati morti né infortunati ma parti di numerosi edifici, anche di notevole importanza storico culturale, sono rovinosamente crollate.