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Terremoto: il mistero dei 28 milioni di euro donati ai terremotati

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Un nuovo terremoto ha colpito l'Italia. Un terremoto devastante che ha provocato tante vittime. Un Italia che è stata messa in ginocchio dai terremoti sopratutto begli ultimi anni. Proprio il giorno dell'ultimo terremoto è stato il giorno in cui si è scoperto che sono spariti ben  28 milioni ...

Un nuovo terremoto ha colpito l’Italia. Un terremoto devastante che ha provocato tante vittime. Un Italia che è stata messa in ginocchio dai terremoti sopratutto begli ultimi anni.

Proprio il giorno dell’ultimo terremoto è stato il giorno in cui si è scoperto che sono spariti ben 28 milioni di euro dei soldi raccolti dalla donazioni a favore dei terremotati delle Marche, dell’ Abruzzo e del Lazio. Soldi raccolti attraverso bonifici e sms, soldi su cui il movimento penta stellato ha fatto delle interrogazioni.

La scoperta shock: non è possibile toccare quei soldi, ma sono li, ancora intatti. Infatti abbiamo un “protocollo d’intesa per l’attivazione e la diffusione dei numeri solidali”, un protocollo che hanno sottoscritto le compagnie telefoniche che hanno preso in consegna le donazioni versate con gli sms. Protocollo che è pubblico e visibile attraverso il sito della Protezione civile, e che ha dei paletti e degli step che non tengono considerazione del clima , del gelo di questo inverno e delle reali necessità dei terremotati. La Finocchiaro ci tiene a specificare che prima di intaccare il fondo deve essere stilata una relazione che quantifichi i danni regione per regione, relazione che poi passerà il vaglio di un comitato di garanti, che cercherà di controllare che tutte le norme di applicazione della suddivisione del fondo siano rispettate.

“Una procedura incredibilmente lenta che stride rispetto all’emergenza – sottolinea così Castelli – il paradosso è che la solidarietà resta ostaggio della burocrazia”.

In effetti, la particolare conformazione montuosa del territorio, la prevedibilità della stagione rigida dalla quale non si scappa, avrebbe dovuto rendere la macchina della solidarietà più flessibile per mettere a disposizione i 19 milioni di euro raccolti (in due tranche, al 30 novembre 2016) via sms tramite il numero 45500, e i quasi 8 milioni arrivati con bonifico bancario al 10 gennaio 2017.

La prima scossa che ha travolto l’Italia risale al 24 agosto. Le prime donazioni al 9 ottobre, e ben 15 milioni di euro sono bloccati da più di 3 mesi in attesa della relazione.

Immaginate come stiano trascorrendo questo rigidissimo inverno gli sfollati e come possano vivere la notizia che per loro è stata messa a disposizione una cifra tanto importante ma che tale denaro per il momento non è usufruilbile. Tre mesi in queste precarie condizioni sono l’equivalente di un’eternità.