Modestino Picariello Terremoto in Calabria: interessate la costa reggina e la parte ionica di Cosenza.
Le scosse si sono sentite anche in Sicilia. L’epicentro nel mar Jonio.
L’ACCADUTO – Che l’Italia meridionale, attraversata dalla corona degli appennini, fosse zona altamente sismica, questo si sapeva, e non da poco tempo. Ma la frequenza delle scosse ora sta iniziando decisamente a preoccupare. L’ultimo episodio, un terremoto sembra non grave ma abbastanza frequente, ha avuto l’epicentro nel Mar Jonio e ha interessato le coste di Calabria e Sicilia, in particolar modo le zone di Cosenza, Reggio e Catania. Al momento non si registrano danni evidenti a persone o cose, ma è solo l’ultimo di una serie di scosse quasi continue in tutta l’area.
Alle ore 22:25 del 7 marzo una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 ha interessato il mar Jonio, al largo della Sicilia orientale e della Calabria meridionale. La scossa si è verificata a 32 km di profondità ed è stata distintamente avvertita in tutta la Calabria meridionale e lungo tutta la costa orientale della Sicilia, da Messina a Siracusa.
LE DUE SCOSSE – C’è stato anche un secondo terremoto: il secondo movimento tellurico è avvenuto in provincia di Cosenza, lungo la costa ionica. Il movimento ha avuto magnitudo 2.3 e si è verificato all’1,26 ad una profondità di 21 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Calopezzati, Crosia, Caloveto, Cropalati e Pietrapaola, ovviamente tutti nel comprensorio di Cosenza. Anche in questo caso non ci sono state conseguenze per la popolazione.
SCOSSE IN CAMPANIA E ABRUZZO – Anche Campania e Abruzzo interessate dalle scosse di terremoto, piccoli sciami, superficiali, ma continui. Nelle stesse ore della notte, come ci informa il centro sismologico, ci sono state altre scosse nella parte settentrionale della provincia di Avellino, tra i comuni di Ariano Irpino e Casalbore, mentre in Abruzzo la scossa è stata a pochi km dall’Aquila
