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Terremoto in Turchia, perché è stato così devastante?

terremoto in Turchia

Il terremoto avvenuto in Turchia sarebbe dovuto a una delle grandi faglie presenti nel territorio, ovvero, quella Est Anatolica.

Il terremoto avvenuto in Turchia nella notte tra il 5 e il 6 febbraio è stato di una devastazione incredibile. Una potenza sprigionata pari a un magnitudo di 7.8. Il cataclisma sarebbe avvenuto a causa di una delle grandi faglie presenti in Turchia, ovvero, quella Est Anatolica. Questo spiegherebbe la sua portata distruttiva. Alessandro Amato è sismologo presso l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

L’esperto ha dichiarato nel corso di un’intervista all’Ansa: “Il sisma è avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano”. Amato ha spiegato che lungo questa faglia avviene un movimento orizzontale, ovvero, di tipo “trascorrente”. “É una faglia che corre dal Mediterraneo verso Nord-Est, quasi fino al Mar Nero e si ricongiunge con faglia Nord Anatolica che arriva fino a Istanbul” ha precisato Amato. 

Il terremoto in Turchia ha registrato circa 20 repliche 

Sarebbe stata una delle grandi faglie presenti in Turchia, ossia quella Est Anatolica, la causa scatenante del terribile terremoto avvenuto stanotte. Come precisa Interris.it, il terremoto ha registrato una potenza di magnitudo 7.8 e una ventina di repliche: la pricipale ha avuto una magnitudo di 6.5, molte delle altre che sono seguite sono arrivate a una potenza superiore a 5. 

Amato: “La faglia ha probabilmente deformato la costa”

Amato ha aggiunto che la faglia “è probabilmente arrivata a deformare la costa”. Sono state infatti osservate “anomalie nel livello del mare in tre punti, in Turchia e a Cipro che hanno fatto scattare l’allerta tsunami”.