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Terremoto Ischia, fuga di massa: migliaia scappati senza pagare il conto

Ischia

A pochi giorni dal terremoto che ha colpito Ischia, crea scalpore la notizia delle tasse non pagate per le case prese in affitto nelle vacanze estive.

La scossa di terremoto di magnitudo 4 che ha colpito l’altra notte l’isola di Ischia ha provocato molti danni e messo in fuga molti residenti e turisti. Un esodo di persone verso i porti ha creato scompiglio e caos non indifferenti, e sul posto sono giunti anche gli uomini delle forze dell’ordine e della protezione civile per stabilizzare e monitorare la situazione. Ha creato scalpore soprattutto la notizia che, approfittando di quanto accaduto, molte persone si sono date alla fuga senza pagare le tasse delle case prese in fitto per le vacanze di Agosto.

Il caso delle tasse non pagate a Ischia

Dopo la protesta dei turisti e residenti in fuga per il pagamento del biglietto a prezzo pieno per i traghetti diretti a Napoli o a Pozzuoli, ecco che arriva l’ennesima beffa. La notizia risale alla giornata di ieri, quando è emerso che molte persone in vacanza a Ischia hanno deciso di scappare dalle proprie case affittate per le vacanze estive, senza pagare alcuna tassa, ma solo la caparra all’arrivo. Sono stati verificati e confermati molti casi, i quali hanno portato così a gravi danni nelle casse di comuni e al turismo dell’isola.

Inoltre, secondo quanto riportato dai media, non si tratterebbe della prima volta che villeggianti o clienti d’albergo in vacanza a Ischia, si dileguano prima di aver saldato il conto della vacanza. Quello che più crea indignazione, però, è il fatto che queste persone abbiano approfittato di un grave evento come quello del terremoto per non completare il pagamento.

In merito alla vicenda, si è espresso anche un locatario, che si è lamentato di tale comportamento incivile: “Ci dobbiamo tenere la beffa perchè con soggetti del genere anche tentando di far valere il nostro diritto per vie legali, ci sarebbe poco o addirittura niente da recuperare. Quanto accaduto serve da lezione a tutti, in futuro bisognerà riscuotere tutto il fitto con largo anticipo”. Per quanto riguarda invece il colpo all’economia dell’isola, sarebbe stato confermato che “il buco nell’indotto si aggira intorno ai quattrocentomila euro”.

Ermando Mennella, presidente di Federalberghi delle isole di Ischia e Procida, ha dichiarato: “La quantificazione non si regge su basi scientifiche, è ovvio, ma su una serie di fattori comunque chiari. Sono cinquemila le persone che hanno lasciato le strutture alberghiere prima della conclusione della vacanza, in seguito alla paura generata dalla scossa. E altrettante sono andate via dalle seconde case, dalle abitazioni di proprietà o da quelle prese in affitto per questo periodo. Poi bisogna aggiungere un migliaio di pendolari della nuotata che non stanno più affollando traghetti e aliscafi secondo lo schema classico del mordi e fuggi”.