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Terrorismo, retata a Berlino: fermati estremisti islamici

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Blitz - retata a Berlino per fermare presunti estremisti islamici appartenenti al circolo dell'attentatore del mercatino di Natale, Anis Amri

Un una grande retata a Berlino per fermare presunti estremisti islamici appartenenti al circolo dell’attentatore del mercatino di Natale, Anis Amri. E’ la messa in atto di una grande retata a Berlino. Viene riferito dalla Procura di Stato, sottolineando che gli accusati sono ritornati in Germania dalle zone di guerra di Siria e Turchia. Gli agenti hanno perquisito sette abitazioni e fermato diverse persone.

Terrorismo, le indagini

Secondo il giornale tedesco ‘Bild’, sono sette le abitazioni perquisite finora e diversi i fermati dalla polizia tedesca. Secondo quanto è stato riportato dalla polizia e dalla Procura di Stato, gli accusati sarebbero tutti appartenenti al circolo dell’attentatore del mercatino di Natale, Anis Amri.

I precedenti

Solo pochi giorni fa, a Berlino scattò un nuovo allarme terrorismo, ma fortunatamente la paura rientrò subito. In particolare, una borsa di plastica con circa duecento munizioni all’interno è stata ritrovata in un parcheggio sotterraneo di Berlino. Nello specifico, le munizioni sono state scoperte nei pressi di un mercatino di Natale, quello di Charlottenburg. Ad avvertire la polizia sarebbe stato proprio il responsabile di questo parcheggio.

Gli inquirenti, però, dopo un primo controllo, hanno escluso qualsiasi tipo di ipotesi di terrorismo. Le munizioni, infatti, che sono state ritrovate quasi per caso, sarebbero state abbandonate nel parcheggio già da diversi anni. Addirittura si potrebbe trattare anche di vecchie munizione, di cui qualcuno si è voluto sbarazzare discretamente.

Secondo quanto riferito dalla polizia, comunque, la preoccupazione è giustificata soprattutto per il fatto che il ritrovamento è avvenuto proprio nelle vicinanze di un mercatino di Natale. Il luogo, infatti, ha subito fatto tornare alla mente l’attacco terroristico avvenuto proprio a Berlino lo scorso anno, quando il 19 dicembre una camion guidato da Anis Amri travolse e uccise dici persone, tra cui anche una italiana. L’uomo fu successivamente ucciso a Milano.

Il terrorismo islamista

Il terrorismo islamista una forma di terrorismo religioso espresso da diversi gruppi di fondamentalismi mussulmani per arrivare a vari obiettivi politici in nome della loro religione.

Una radicale trasformazione del terrorismo islamico si è avuta con l’emergere di nuovi Stati con grandi disponibilità finanziarie come l’ Arabia Saudita e gli emirati del Golfo Persico dominati da forme di governo che risultano essere interdipendenti con gli ambienti religiosi islamici e con le dottrine legate a correnti di pensiero integraliste come il wahhabismo. Tali Stati hanno indirettamente finanziato mediante donazioni da parte di istituzioni caritatevoli, gruppi più o meno legati al terrorismo. E lo stesso si può dire di alti esponenti del mondo privato di questa stessa area. I soldi sono destinati ad opere assistenziali. E sono stati utilizzati per gestire istituzioni di accoglienza in aree come il Pakistan dalla quale gli stranieri provenienti dal Golfo Persico, dalle Filippine o da altri paesi con una popolazione in buona parte islamica. Così, sono stati smistati presso i campi di addestramento situati Afghanistan o nell’area di confine tra i due paesi. Nel loco è stata fatta una ulteriore selezione tra i candidati per a corsi specifici di uso degli esplosivi e demolizione e/o gestione degli ostaggi.
Questa pratica era comune nel periodo dal 1990 al 2001 e assolutamente trasversale tra le varie sigle del terrorismo islamista. Tra i nomi più noti dei terroristi addestrati in questi campi figura il filippino Abu Sabyyaf, a cui è dedicato il gruppo terroristico.