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Terza dose, Fda approva mix vaccini diversi: richiamo consentito con Moderna, Pfizer e Johnson&Johnson

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Via libera al richiamo con uno qualsiasi dei tre vaccini autorizzati: Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson.

Prosegue la campagna vaccinale per immunizzare la popolazione e contrastare la diffusione del coronavirus. In Italia e in altri Paesi sono già iniziate le somministrazioni della terza dose per la quale la Fda ha approvato il “mix” di vaccini diversi: il richiamo potrà quindi essere effettuato con uno qualsiasi dei tre vaccini autorizzati.

Terza dose, consentito mix di vaccini: Fda dà il via libera

La Food and Drug Administration statunitense ha dato il suo ok al mix di vaccini autorizzati. Indipendentemente dal vaccino usato per le prime due dosi (o il monodose J&J), il richiamo potrà essere effettuato con Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson

In una nota la Fda ha comunicato che uno qualsiasi dei tre vaccini autorizzati potrebbe essere usato come richiamo in un approccio “mix and match”.

Terza dose, consentito mix di vaccini: Fda approva Moderna e Johnson&Johnson

La Fda ha anche approvato la somministrazione della terza dose con i vaccini anti-Covid prodotti da Moderna e Johnson&Johnson.

Come comunicato dalla stessa Fda, il vaccino Moderna potrà essere usato per le persone completamente vaccinate almeno sei mesi fa, con almeno 65 anni o almeno 18 e che sono ad alto rischio di Covid-19 grave, ma anche per chi ha frequenti esposizioni professionali al virus.

Terza dose, consentito mix di vaccini: la campagna in Italia

In Italia si allarga la campagna vaccinale per la terza dose di vaccino anti-Covid, che può già essere prenotata da tutte le persone fragili e gli over 60, aspettando almeno 6 mesi dal completamento del primo ciclo.

Il Ministero della Salute ha esteso la platea della popolazione che può ricevere la dose “booster”, come confermato dalle parole di Roberto Speranza. Alla Camera ha dichiarato: “L’evidenza scientifica e il confronto con la comunità internazionale ci porterà, passo dopo passo, a valutare” la terza dose “eventualmente anche per altre categorie, che oggi però sono fuori da quelle indicate”.