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Terza dose, Figliuolo scrive alle regioni: "Procedano con immediatezza ad effettuare i richiami"

Terza dose Figliuolo

Il commissario straordinario all'emergenza covid Figliuolo ha chiesto alle Regioni di procedere spediti con la somministrazione della terza dose.

Procedere in modo tempestivo nella somministrazione della terza dose. L’indicazione arriva dal commissario all’emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo che, in relazione a quanto indicato dal Ministero della Salute, ha chiesto alle regioni che si spinga con l’inoculazione del richiamo alle categorie già indicate. Ha tuttavia precisato che dall’avvenuto “completamento del ciclo vaccinale primario”, devono trascorrere non meno di 6 mesi. 

Terza dose Figliuolo, “Le regioni procedano con immediatezza”

Si proceda “con immediatezza ad effettuare i richiami vaccinali in parallelo a tutte le categorie indicate, fermo restando il solo vincolo del rispetto dell’intervallo temporale di almeno 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”. Queste sono le parole del commissario all’emergenza Figliuolo in una circolare rivolta alle regioni. Il documento è stato trasmesso in un momento in cui il Governo starebbe valutando l’estensione anche ad altre categorie oltre a quelle già previste. 

Terza dose Figliuolo, “Coinvolgilmento con pediatri, medici e farmacisti”

Il commissario straordinario ha inoltre parlato di quanto sia importante in questo periodo “richiamare l’opportunità di un ricorso sempre più sistematico e strutturato alla medicina del territorio, con il coinvolgimento più ampio possibile dei pediatri di libera scelta, dei medici di medicina generale e dei farmacisti”.

Terza dose Figliuolo, “A novembre terza dose e vaccino antinfluenzale insieme”

Qualche giorno fa, il generale Figliuolo in visita a Padova ha reso noto che, a partire da Novembre, verranno somministrati terza dose e vaccino antinfluenzale insieme. Ha quindi aggiunto: “Siamo a 43 milioni di vaccinati, vicini all’81% […] Si può fare sempre meglio e di più, noi continuiamo. Possiamo arrivare al 90% e possiamo porre l’Italia ai primissimi posti a livello mondiale. L’aver mantenuto delle cautele, a differenza di altri Paesi, ci aiuta. Questo insieme a un piano vaccinale che sta andando molto bene”.