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Teschio e femore trovati in mare: le indagini per chiarire il mistero

Il tratto di mare del ritrovamento, al Romito

Teschio e femore trovati in mare: le indagini per chiarire il mistero dopo il recupero da parte dei sub del 115 locale e di una squadra di Firenze

Un teschio ed un femore trovati in mare: sono in corso le indagini per chiarire il mistero dei resti umani segnalati a pochi metri dalla riva in località Romito a Livorno. La segnalazione era partita nella giornata di sabato 11 settembre intorno a mezzogiorno, quando alcuni bagnanti che si godevano il mare di fine stagione avevano notato un teschio ed un femore poco sotto la superficie delle acque cristalline di Punta Gallina, in località Boccale a Romito. 

Il recupero di quel teschio e quel femore trovati in mare: squadre di sub locali e da Firenze

Quei resti, a voler escludere l’ipotesi remota che si tratti di cià che resta di una scimmia, sembravano in tutto e per tutto riconducibili ad un essere umano, perciò la segnalazione ha dato adito ad indagini che hanno coinvolto da subito Carabinieri, Capitaneria di Porto e sub dei Vigili del Fuoco. Proprio i sommozzatori del 115 inquadrati nel Nucleo Nautico e coordinati dalla sala di controllo del comando a via Campania hanno effettuato il recupero dei resti assieme ad un team forense giunto a Firenze. Dopo il recupero è stato spazzato via ogni dubbio: erano resti umani.

La genetica per capire di chi siamo il teschio e il femore trovati in mare

E sempre dopo il recupero sono partiti gli adempimenti investigativi per capire a chi possano appartenere quei resti: si tratta di un’operazione abbastanza complessa, perché bisognerà incrociare i dati delle persone scomparse in varie circostanze, individuare la loro “traccia genetica”, i cosiddetti “loci” con specifiche ricerche e poi comparare la stessa con quella che verrà estratta dai resti in questione. Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia Municipale che ha verbalizzato l’accaduto e provveduto ad individuare i due autori della segnalazione per acquisire informazioni aggiuntive: su tratta di una coppia di bagnanti che proprio da uno scoglio di Castel Boccale si erano immersi ed avevano notato quei resti. 

Teschio e femore trovati in mare: una coppia di bagnanti li segnale e la Capitaneria avvia le indagini

Le ossa si trovavano a poca distanza dalla riva ed a una profondità bassissima, circa un metro e mezzo. La Capitaneria, che ha competenza territoriale e giurisdizione anche sulla zona di incontro fra terra e mare, ha avviato le ricerche per risalire all’identità di quei resti assieme ai Carabinieri ed alla magistratura competente.