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Test animali: Italia rischia multa di 150 mila euro al giorno

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La direttiva europea 2010/63 che regolamenta i test scientifici sugli animali non è stata ancora recepita e quindi attuata in Italia. Per questo la Commissione europea potrebbe deferire il nostro Paese davanti alla Corte di Giustizia UE a causa, appunto, del mancato recepimento. Domani la Commi...

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La direttiva europea 2010/63 che regolamenta i test scientifici sugli animali non è stata ancora recepita e quindi attuata in Italia. Per questo la Commissione europea potrebbe deferire il nostro Paese davanti alla Corte di Giustizia UE a causa, appunto, del mancato recepimento. Domani la Commissione si pronuncerà sull’argomento, e l’Italia, se condannata dal Tribunale europeo, potrebbe ritrovarsi a pagare una multa di oltre 150 mila euro al giorno.

La sanzione dovrebbe scattare dal momento della condanna della Corte europea. La direttiva in questione contiene disposizioni che mirano a proteggere gli animali che vengono utilizzati per compiere test scientifici, e doveva essere applicata in Italia entro il 2013.

Pare che l’Italia sia rimasto l’unico tra i Paesi aderenti all’Unione Europea a non aver adempiuto a tale obbligo. Il testo del decreto legislativo che avrebbe dovuto recepire la direttiva (il 587 del 2012) è ancora fermo al Senato. Sulla questione degli animali utilizzati per scopi scientifici è tutt’ora aperto un vivace dibattito nel nostro Paese: è scontro tra chi sostiene la necessità di utilizzare gli animali e chi invece, come Michela Brambilla, si batte da anni per tutelare i diritti degli animali ingiustamente utilizzati come cavie per testare nuovi farmaci.