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Thailandia: bambini e allenatore liberi. Ecco chi sono

Thailandia

Una breve biografia dei 12 bambini e dell'allenatore rimasti intrappolati per più di due settimane in una grotta della Thailandia, tutti salvi.

Sono stati tutti liberati i 12 piccoli calciatori della squadra di calcio Moo Pa (Wild Boars). Assieme ai “cinghialetti”, come sono stati ribattezzati, tratto in salvo dalla grotta di Tham Luang (Thailandia) anche il 25enne allenatore. Di loro si conoscono praticamente solo i nomi e poche altre informazioni. Tanto bastano per capire, comunque, che il gruppo era davvero molto affiatato. Questa terribile esperienza, terminata per fortuna nel migliore dei modi, è probabile quindi che renderà la squadra ancora più unita.

Tutti liberi

Ormai è ufficiale. Dopo 17 giorni di apprensione le autorità thailandesi hanno confermato che sono tutti salvi i 12 piccoli calciatori intrappolati nella grotta di Tham Luang assieme al loro 25enne allenatore. I primi salvataggi sono avvenuti tra domenica 8 luglio e lunedì 9 luglio 2018, mentre gli ultimi quattro bambini e l’allenatore sono stati messi in salvo questa mattina, martedì 10 luglio. I ragazzi erano scomparsi il 23 giugno 2018 e solo dopo nove giorni di incessanti ricerche i soccorritori sono riusciti ad individuare il luogo esatto della grotta dove si erano riparati, per evitare di essere sommersi dalle acque che si incanalano nelle caverne di Tham Luang.

I ragazzi, tutti tra gli 11 ed i 17 anni, fanno parte della squadra di calcio Moo Pa (Wild Boars), e sembrano aver avuto davvero la forza e la resistenza di un cinghiale. I dodici, più l’allenatore, sono rimasti intrappolati quando le forti piogge hanno bloccato l’ingresso della grotta, dove erano entrati per fare una sorta di rito di iniziazione. Il gruppo però non si è mai perso d’animo, e quando sono stati individuati hanno persino cercato di sostenere i familiari, che non hanno mai smesso di pregare (assieme al resto della Thailandia) affinché uscissero tutti da Tham Luang sani e salvi.

Dal più piccolo al capitano

Finora le autorità thailandesi hanno rilasciato pochi dettagli sul gruppo. Tra le poche informazioni reperibili i nomi dei piccoli calciatori e dell’allenatore, e brevi biografie. Tra gli intrappolati nella grotta c’era Chanin Vibulrungruang, soprannominato Titan. E’ il più piccolo della squadra, di appena 11 anni, ma ha una grande passione per il calcio. Il piccolo infatti ha iniziato a giocare all’età di 7 anni e spera di diventare un giorno un grande campione. Sicuramente questa esperienza gli temprerà il carattere. Poi c’è Panumas Sangdee, detto Mig. Il ragazzino ha 13 anni ed una corporatura piuttosto robusta. Nonostante questo, il suo allenatore, Nopparat Kantawong, assicura che è il più agile tra tutti i giocatori.

Ha ugualmente 13 anni Duganpet Promtep, soprannominato Dom. E’ il capitano della squadra dei Wild Boars, e sembra che sia anche piuttosto bravo. Pare infatti che sia sotto osservazione da diversi club professionistici della Thailandia. I compagni di squadra lo rispettano, anche perché sarebbe un grande motivatore. Anche Somepong Jaiwong, detto Pong, e Mongkol Booneiam, soprannominato Mark, hanno 13 anni. Il primo viene descritto come “un ragazzo allegro, che ama il calcio e ogni sport” mentre l’insegnante del secondo sottolinea come il giovane sia “molto rispettoso” e amante dello studio tanto quanto del calcio.

Poi ci sono Nattawut Takamrong, detto Tern, e Ekarat Wongsukchan, soprannominato Bew. Di loro si sa solamente che hanno 14 anni. In una lettera Bew ha però assicurato alla madre che una volta uscito l’aiuterà sempre in negozio. Della stessa età anche Adul Sam-on, un ragazzo nato in Myanmar ma che ha lasciato la sua famiglia per avere un’istruzione migliore in Thailandia. Parla perfettamente tailandese, birmano, cinese e inglese ed è stato infatti l’unico in grado di comunicare con i sommozzatori britannici quando il gruppo è stato scoperto per la prima volta.

La storia dell’allenatore

Un po’ più grandi sono Prajak Sutham, detto Note e Pipat Pho, soprannominato Nick. Entrambi hanno infatti 15 anni. Note viene descritto come una “ragazzo intelligente e tranquillo”. Di Nick si sa invece che è molto goloso di Mookatha, che dovrebbero essere pietanze tailandesi cotte al barbeque. In una lettera ai genitori ha infatti chiesto espressamente di organizzare una festa a base di questi piatti locali. Ha invece 16 anni Pornchai Kamluang, detto Tee. L’unica informazione su di lui trapelata è che è sembrato molto preoccupato per i genitori, e chiedeva ogni volta ai soccorritori di tranquillizzarli. “Sono molto felice” scriveva persino dalle viscere della terra.

C’è poi Peerapat Sompiangjai, soprannominato Night. E’ il più grande componente dei Wild Boars perché ha appena compiuto 17 anni. In effetti, Night è scomparso proprio il giorno del suo compleanno. Secondo le ultime ricostruzioni, la squadra si sarebbe addentrata nella grotta proprio per festeggiare in maniera particolare il compleanno del ragazzo. Con sé, il giovane aveva portato dolci e diverse altre cibarie e bevande. Sarebbero state queste a sostenere il gruppo nei 9 giorni prima del ritrovamento da parte dei soccorritori.

Infine, nella grotta con i piccoli calciatori c’era il 25enne assistente tecnico Ekapol Chantawong, chiamato da tutti semplicemente Ake. Originario del Myanmar, il giovane ha perso entrambi i genitori e la sorella quando era molto piccolo. Prima di diventare un allenatore di calcio, Ake avrebbe trascorso diversi anni in un monastero buddista dove ha imparato a risparmiare energia limitando i movimenti e meditando. Secondo i media locali, il 25enne avrebbe insegnato queste tecniche ai ragazzi nella grotta, aiutandoli a sopravvivere e a non perdersi d’animo. Quando raggiunto dai soccorritori, Ake era il più debole, perché avrebbe donato la sua porzione di cibo ai bambini più piccoli.