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The Post: recensione e personaggi del film

The Post

"The Post", Il nuovo film di Steven Spielberg, svela gli scandali dell'amministrazione Nixon al tempo della Guerra del Vietnam.

Il 1° febbraio esce nelle sale dei cinema italiani “The Post” , acclamatissimo film di Steven Spielberg. Un thriller politico che racconta la storia dietro la pubblicazione dei “Quaderni del Pentagono”, avvenuta negli anni ’70 ad opera del giornale “The Washington Post”. Uno scandalo che rivelò gli occultamenti e le implicazioni che il governo Nixon ebbe al tempo della guerra del Vietnam.

Ma non si tratta di una mera rievocazione del passato. Piuttosto, di una storia sempre più attuale, destinata a ripetersi anche ai giorni nostri, in un momento in cui la libertà di stampa dovrebbe fungere da baluardo per la democrazia dei Paesi.

The post

Il progetto dietro “The post” è piuttosto recente. Spielberg ha rinunciato ad un progetto in corso (si tratta di “The kidnapping of Edgardo Mortara) per dedicarsi ad una pellicola dai temi molto più scottanti. Un’urgenza che il regista ha reputato necessaria, vista l’attuale situazione politica americana.

Ci troviamo all’inizio degli anni ’70, quando è il “New York Times” il primo a svelare la copertura dei segreti governativi riguardanti la guerra in Vietnam. Ma la pubblicazione di tali documenti viene ben presto impedita dal presidente Nixon. Sarà compito di Kathrine Graham, editrice e proprietaria del “The Washington Post”, e del testardo direttore Ben Bradlee a decidere se rimettere mano ai segretissimi “Quaderni del Pentagono” e procedere alla loro divulgazione. Disposti a mettere a repentaglio la loro carriera in nome della libertà di stampa e parola, i due non si piegano di fronte al potere e scelgono di sfidare l’amministrazione Nixon.

Recensione film

Ma non si tratta di una mera rievocazione del passato. Piuttosto, di una storia sempre più attuale, destinata a ripetersi anche ai giorni nostri, in un momento in cui la libertà di stampa dovrebbe fungere da baluardo per la democrazia dei Paesi.

E fin dalle prime scene il film è pervaso da un profondo senso di amarezza commisto ad una fredda ironia. Lo spettatore non può fare a meno di percepire il peso della responsabilità che in ogni momento grava sulle azioni dei protagonisti. Ciononostante, le due ore di “The Post” trascorrono con estrema fluidità e piacevolezza. Merito soprattutto di un cast d’eccezione che vede brillare la divina Meryl Streep nei panni della protagonista Katherine Graham (interpretazione per la quale l’attrice si gioca la ventunesima candidatura agli Oscar). Mentre il ruolo di Ben Bradlee è affidato al talentuoso Tom Hanks, che con questa pellicola suggella la quinta collaborazione con Steven Spielberg.

Tom Hanks

Un sodalizio che ha preso avvio nel 1998, quando Tom Hanks interpretò il capitano John Miller in “Salvate il soldato Ryan”. Da quel momento, si sono avvicendate altre esperienze al fianco del celebre regista di Cincinnati. Nel 2002 e nel 2004 è la volta di “Prova a prendermi” e di “The Terminal”, mentre nel 2015 rivediamo l’attore ne “Il ponte delle spie”, thriller politico ambientato al tempo della guerra fredda. Una pellicola, guarda caso, molto vicina alle atmosfere di “The post”.