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Titoli falsi: indagati 33 insegnanti nelle scuole di Cosenza e provincia

Titoli falsi

Stamane è scattata l'operazione dei carabinieri del nucleo di Cosenza che vede coinvolti 33 insegnanti aventi diplomi e titoli falsi.

Titoli falsi a Cosenza. 33 insegnanti di varie scuole statali e paritarie, diffuse sul territorio, sono indagati. Per loro scattano le indagini che hanno portato i carabinieri cosentini a scoprire che esercitavano illecitamente il mestiere di insegnante. I 33 indagati erano tutti in possesso di diplomi e titolo falsi. Per loro l’accusa è di falsità ideologica e di falso in atto pubblico. Le indagini erano partite nell’Ottobre del 2016 e si sono concretizzate solo oggi, consentendo nel frattempo di accertare l’esistenza di un sistema efficace di falsificazione dei documenti e dei titolo. Un sistema esteso e diffuso sull’intero territorio nazionale.

Titoli falsi: Operazione Minerva

I carabinieri del nucleo di Cosenza erano a lavoro sul caso da un anno. Scoperta la vasta rete di falsificazione dei documenti hanno ritenuto solo ora di essere in grado di individuare i sospetti materiali nel sistema scolastico. L’operazione Minerva ha permesso ai carabinieri di individuare i possessori dei titoli falsi: apparentemente tutti i titoli sono stati rilasciati da Istituti Magistrali e Professionali del cosentino, sia paritari che statali. I diplomi falsificati erano utilizzati sia per l’inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento (GAE), sia nelle graduatorie di istituto. Alcuni di questi diplomi sono addirittura rilasciati dall’Istituto scuole e corsi professionali di Cosenza e riguardano l’insegnamento di sostegno per portatori di handicap. I dirigenti scolastici degli istituti suddetti hanno posto in stato di sospensione gli indagati. La decisione è stata presa sulla base dei dati forniti dai carabinieri.

Al momento nel mirino degli inquirenti sono sottoposte alle indagini 25 istituti: 13 istituti magistrali e 22 scuole con la specializzazione del sostegno. In queste scuole, tutte di Cosenza e provincia, sono stati sequestrati diplomi e titoli ritenuti contraffatti. Questo è avvenuto nei giorni precedenti. Tra i titoli falsi sequestrati risultano addirittura esserci diplomi datati dopo la chiusura dei corsi di specializzazione al sostegno. Al momento i suddetti 33 indagati sono tutti di origine calabrese ma non è escluso che le indagini si possano allargare al territorio nazionale.

Un caso similare

Mentre nel cosentino scatta il caso degli insegnanti aventi diplomi e titoli falsi, in Italia scoppia il caso dei titoli falsi per il bando ATA. Il provveditorato e il MIUR stanno infatti in queste ore procedendo a una verifica serrata dei titoli dei partecipanti al bando. La necessità del controllo sui titoli è nata da un servizio di Striscia la Notizia che ha destato parecchio scalpore. Servizio che ha portato alla ribalta della cronaca Avellino, dove pare s’attuasse una compravendita di titoli.

Lo scandalo è giunto fino in parlamento che ha chiesto una contromisura immediata al Ministero dell’Istruzione. Questa ha assunto un atteggiamento inquisitorio volto a chiarire la situazione e le responsabilità del caso. L’indagine ministeriale è partita parallelamente a quella condotta dalla Magistratura che sul caso indaga. Anche in questo caso il falso in atto pubblico sembra essere il reato in questione che sta alla base degli titoli falsificati. A titolo finale il MIUR ricorda che il bando ATA è volto alle supplenze del personale e non all’assunzione a tempo indeterminato.