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Tivoli, lasciano il braciere acceso tutta la notte: due morti per esalazioni

Il Policlinico Umberto I

Tivoli, lasciano il braciere acceso tutta la notte dopo un "barbecue": due cittadini egiziani morti per esalazioni, il terzo chiama il 118 e viene soccorso

Tivoli, lasciano il braciere acceso tutta la notte: due morti per esalazioni nell’ennesima tragedia innescata da condizioni di vita pessime. Le esalazioni del braciere lasciato acceso prima di andare a dormire sono state fatali per Elataan Mahmoud Eazat Ibrahim, classe 1977 e per Hussain Aly Mohamd Aly, nato nel 2003. La tragedia si è consumata nella notte fra lunedì 12 e martedì 13 aprile e si è consumata con la morte di due cittadini egiziani di 44 e 18 anni. Secondo quanto riportato dai media locali ci sarebbe un terzo uomo presente nelle ore notturne in casa, un 35enne che è rimasto intossicato ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale. A inizio anno una tragedia simile aveva ucciso un ragazzo sul Litorale Pontino.

Lasciano il braciere acceso, l’allarme prima di svenire

A rinvenire i corpi ormai esanimi era stato proprio il terzo uomo. Secondo il racconto dei soccorritori costui, giusto prima di perdere i sensi e ormai fiaccato dal monossido di carbonio, ha trovato la forza per comporre il numero delle emergenze e salvarsi, si spera, la vita. Purtroppo per gli altri due era già troppo tardi. Il dramma si è consumato in un’abitazione fatiscente al civico 32 di via Quintilio Varo, a due passi dalla Grande Cascata del Comune di Tivoli. L’abitazione si trova appena fuori dal centro abitato.

La corsa dei sanitari e i rilievi

I soccorritori del 118 hanno percorso la strada che collega Tivoli a Campolimpido ed hanno raggiunto la casa dove era avvenuta la tragedia. Per i primi due gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Purtroppo i casi di intossicazione da monossido di carbonio sono molto frequenti. Il terzo uomo che aveva lanciato l’allarme è stato ricoverato d’urgenza al Policlinico Umberto I. Sul posto anche i carabinieri della Stazione di Tivoli che, nell’ambito degli accertamenti sul luogo, hanno trovato un braciere ancora acceso, usato dai tre per cuocersi della carne alla brace la sera prima.