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Tokyo 2020, Jacobs: "Dedico questo oro a tutta l'Italia"

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"Il primo oro dopo Bolt? Mi ricordo qualsiasi gara di Bolt, tutte le gare che ha fatto. Vincere le Olimpiadi dopo di lui con il suo tempo, è incredibile". Lo ha detto Marcell Jacobs nella mixed zone dopo la storica vittoria dei 100 metri ai Giochi di Tokyo. "Un oro olimpico &eg...

"Il primo oro dopo Bolt? Mi ricordo qualsiasi gara di Bolt, tutte le gare che ha fatto. Vincere le Olimpiadi dopo di lui con il suo tempo, è incredibile". Lo ha detto Marcell Jacobs nella mixed zone dopo la storica vittoria dei 100 metri ai Giochi di Tokyo. "Un oro olimpico è l'inizio della carriera. Siamo arrivati qui molto determinati. Nella mia testa mi sono ripetuto cosa hanno gli altri più di me che io non ho: niente. Possiamo fare quello che fanno loro, correre forte anche noi e lo abbiamo fatto. La dedica a tutta l'Italia che mi ha sostenuto, ai miei figli, alla mia famiglia", ha aggiunto Jacobs. Poi i complimenti degli avversari: "Gli altri quando hanno visto che ho vinto si sono congratulati. Quando abbiamo fatto le foto mi hanno detto devi stare tu in mezzo, sei tu che hai vinto. Un palcoscenico a cui non sono abituato e veramente fantastico. Non vedo l'ora che sia domani. E' vero che ho fatto il record europeo ma tra dieci anni arriva qualcuno e te lo toglie. Una medaglia olimpica non te la toglie nessuno".

"Ho vinto l'Olimpiade, mi ci vorrà una settimana per realizzarlo – ha detto l'atleta – Stanotte non dormirò, guarderò il soffitto ma la medaglia d'oro non me la toglie nessuno". "Durante il riscaldamento tra la semifinale e la finale – ha raccontato Jacobs – le mie condizioni erano migliori rispetto alla semifinale. Sapevo che potevo migliorare anche il livello tecnico perché non avevo fatto una partenza eccellente. Ho chiesto al mio corpo di darmi l'ultima chance prima di andare a riposare. 'Fammi fare l'ultima corsa al meglio che possiamo e dopo ti faccio riposare'".

"Sapevo di essere in una ottima condizione. Sono arrivato ai blocchi concentrato senza guardare gli avversari ma solo la mia corsia. Ho guardato gli avversari solo quando sono arrivato sulla linea del traguardo, ho urlato perché era l'unica cosa che mi veniva da fare. C'era Gimbo in mezzo alla pista, ci siamo saltati addosso. Conosco la sua storia, tutto quello che ha passato. Lo stesso vale per me. Tante batoste che ho dovuto superare. Quest'anno è il mio anno. Sono veramente felice. Ci metterò almeno fino alla staffetta per realizzare quello che è successo. Guarderò tutto questa notte. Già non prendevo sonno normalmente, figurati dopo aver vinto una Olimpiade".