> > Tolosa, vogliono chiamare il bimbo Jihad: giudice dice “no”

Tolosa, vogliono chiamare il bimbo Jihad: giudice dice “no”

Tolosa neonato

A Tolosa un giudice ha fatto cambiare il nome ad un bambino, che i genitori avrebbero voluto chiamare Jihad. In Francia c’erano già stati casi simili.

In Francia scoppia un caso decisamente singolare: una coppia di Tolosa voleva chiamare il figlio appena nato “Jihad” – peraltro è un nome islamico diffuso -, ma il tribunale l’ha vietato, ritenendo che “potrebbe avere delle conseguenze negative sulla vita del bambino” – l’unico motivo per cui un tribunale francese può intervenire per far cambiare ai genitori il nome che hanno scelto per il piccolo -.

Oggigiorno il nome “jihad” è sinonimo di “guerra santa”, intesa come attentati terroristici di matrice islamica, ma il suo “vero” significato – come spesso spiegano i media – è quello di “sforzo spirituale, interiore” pacifico per seguire la via di Allah e meritarsi il Paradiso – come quello che si compie con lo studio dei testi sacri e delle fonti del diritto islamico -.

Questo, nell’islam, è il cosiddetto “jihad maggiore”, mentre il “minore” consiste nel combattere militarmente e fare guerra nel nome di Allah; tuttavia andrebbe praticato solo se i musulmani vengono attaccati, per difendersi, non certo arbitrariamente come fanno i terroristi – qui sta il grande, pericolosissimo equivoco -. A seguito della decisione del giudice, i genitori del bambino hanno “ripiegato” sul nome arabo Jahid, da mettere sui documenti del figlio, mentre loro continueranno a chiamarlo Jihad.

Mani

La vicenda

Il piccolo è venuto alla luce nell’agosto scorso e, dopo aver visto come i genitori l’avevano registrato all’anagrafe, il Comune di Tolosa ha avvisato il procuratore. Quest’ultimo ha deliberato in base ad una legge del 1993, secondo cui il giudice può appunto decidere che un determinato nome non sia nell’interesse del bambino a cui i genitori vogliono darlo.

Il precedente

Non è la prima volta che il nome “Jihad” crea dissidi. Sempre Francia – dove tra l’altro i musulmani sono molti – e precisamente nella città settentrionale di Roubaix, dopo essere stato avvertito dal Comune il tribunale aveva preso la stessa decisione sul nome di un bambino, che anche in questo caso si sarebbe chiamato in alternativa “Jahid”.

Nel novembre scorso, a Nizza – teatro, nei pressi della famosa Promenade des Anglais di un tremendo attentato di matrice islamica durante la Festa Nazionale francese del 14 luglio del 2016, costato la vita ad 84 persone -, il Comune aveva segnalato alla giustizia il caso di un bambino registrato come “Mohamed, Nizar Merah”: si ricorderà che Mohammed Merah era il nome del terrorista che aveva compiuto le stragi di Tolosa e di Montauban nel marzo del 2012. Le autorità cittadine avevano dunque ritenuto che si trattasse di un caso di apologia di terrorismo, ma i genitori del piccolo avevano già cambiato idea sul nome da dare al figlio, prima che la segnalazione arrivasse alla magistratura.