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Torino, mamma dona parte del fegato alla figlia di 3 anni e mezzo: intervento riuscito

Mamma dona parte del fegato alla figlia

Una mamma ha donato alla figlia piccola, affetta atresia biliare, parte del suo fegato. L'intervento, svoltosi a Torino, è ben riuscito.

L’incredibile storia di Barbara, 43enne di Cagliari che ha donato a sua figlia Greta una parte del suo fegato. L’intervento, guidato dal Professor Renato Romagnoli, ha avuto successo.

Mamma dona parte del fegato alla figlia

La piccola Greta, 3 anni e mezzo, soffre di una rara malformazione: l’atresia biliare. Già alla nascita è stata costretta a sottoporsi a un’importante operazione all’intestino e, poi, anche alla cirrosi epatica. Barbara Pittore, mamma di Greta, gira l’Italia da 4 anni per trovare una soluzione, ossia il trapianto.

Il racconto di mamma Barbara

“Ci siamo iscritti alla lista trapianti nel maggio 2020 e ci hanno spiegato che di solito per i bambini la lista d’attesa è di due o tre mesi. Il dono però non arrivava e abbiamo aspettato 10 mesi, che sono costati a Greta 8 ricoveri e un peggioramento delle sue condizioni. Quando siamo arrivati qui a Torino, dove abbiamo preso in affitto un bilocale per starle vicino, Greta è peggiorata e ha smesso di crescere”, racconta Barbara a Fanpage.it.

Così, nelle corsie dell’ospedale Regina Margherita di Torino, è maturata l’idea di un trapianto da vivente: “Ci siamo chiesti se fosse possibile e soprattutto se fossi compatibile. Dopo le analisi siamo subito andati in sala operatoria e l’operazione è riuscita, anche se siamo consapevoli che la bambina sarà sempre una trapiantata, quindi dovrà prendere immunosoppressori a vita ed essere sempre sotto controllo”, spiega Pittore.

E ancora: “In questi anni però abbiamo conosciuto moltissime persone trapiantate, bambini e adulti e anche madri con figli, che hanno condotto e stanno conducendo una vita normale”.

Le parole del Professor Romagnoli

“La madre sta bene e dopo 5 giorni era già fuori dall’ospedale, la bambina sta rispondendo bene ed è in piedi, mangia da sola ed è collaborativa. A questo punto della situazione siamo soddisfatti e pensiamo che Greta potrà avere una vita lunga tanto quanto quella di qualsiasi altro”, queste le parole del Professor Renato Romagnoli, colui che ha condotto l’operazione, durata ben 12 ore.