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Torino: Regata in Canoa Per L'unità d'Italia

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Una regata come non se ne sono mai viste: nemmeno a Torino, che pure è stata la culla del canottaggio italiano. Ci lavora la Regione, nella persona dell’assessore alla Cultura Michele Coppola, con i vertici della società remiera «Esperia». Obiettivo: rimarcare la ricorrenza di Italia 150 da un...

Una regata come non se ne sono mai viste: nemmeno a Torino, che pure è stata la culla del canottaggio italiano. Ci lavora la Regione, nella persona dell’assessore alla Cultura Michele Coppola, con i vertici della società remiera «Esperia». Obiettivo: rimarcare la ricorrenza di Italia 150 da un’angolatura originale: quella del Po, spesso guardato con indifferenza dal torinese medio.

Da qui la proposta dell’Esperia, subito sposata da Coppola e prossimamente discussa con le altre storiche società di canottaggio affacciate sul fiume: organizzare una regata ad hoc per Italia 150, con un prestigioso trofeo dedicato (il «Torino Rowing Cup»), destinata a restare in eredità alla città negli anni a venire.

C’è già una data ipotetica, maggio o giugno, e il percorso: il tratto di fiume, lungo 500 metri, compreso tra il ponte di corso Vittorio Emanuele II e quello napoleonico di piazza Vittorio. Tragitto breve per una gara a eliminazione: una «gara-sprint», basata sullo scatto iniziale e sulla velocità, con tanto di semifinali e finali: si sfideranno imbarcazioni da otto, in batterie da quattro; l’obiettivo è far gareggiare 300 canottieri con ospiti italiani e stranieri. Molti di questi il 12 e il 13 febbraio raggiungeranno comunque Torino per dare prova delle loro capacità nella Regata internazionale di Gran Fondo «D’Inverno sul Po», ideata proprio dall’Esperia nel 1982 e ormai alla ventottesima edizione: 1.400 gli atleti coinvolti nel 2010.

Carlo Pacciani, avvocato e vicepresidente dell’Esperia, si prepara a rimboccarsi le maniche: «La regata di febbraio, su un percorso di 6 mila metri compreso dall’isolotto di Moncalieri fino al ponte della Gran Madre, costituirà l’occasione per proporre la nuova iniziativa agli equipaggi, alle società e ai vari comitati organizzatori».

Saranno presenti, oltre alla Nazionale junior, le più prestigiose squadre europee di ritorno dai recenti Campionati del Mondo. Per il terzo anno consecutivo nel programma domenicale sarà inserita una gara dimostrativa per persone diversamente abili.

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Il più entusiasta è Coppola, che ha già sottoposto il nuovo progetto al Comitato organizzatore di Italia 150 ottenendo il via libera. Ci lavorerà con il collega Alberto Cirio, assessore allo Sport nella giunta-Cota. «Era impensabile non rendere protagonista il Po in occasione delle celebrazioni del Centocinquantenario – dice Coppola- Tanto più a Torino, dove il canottaggio italiano ha le sue radici. Vogliamo portare i migliori equipaggi internazionali».

Non solo. Allo stesso spirito rimanda il progetto di organizzare una mostra sulla storia del canottaggio, magari nelle arcate dei Murazzi. «Pensiamo a una rassegna molto diversa rispetto a quelle già allestite in diverse occasioni – aggiunge Pacciani -. Chiederemo il contributo di studenti e bambini: un modo per rivivere la storia di questo sport attraverso disegni, fotografie e filmati auto-prodotti».

Il traguardo degli organizzatori è chiaro: promuovere uno sport nobile nella suggestiva cornice offerta dal fiume, una dote che altri grandi centri urbani ci invidiano. Un modo diverso, e inedito, di celebrare Italia 150.