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Tornado colpisce una contea: nessun danno grave

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Nonostante la tromba d'aria- pianura di Wyoming (USA)- sia stata piuttosto intensa, nessuno è rimasto ferito.

Un pericoloso tornado si è abbattuto nelle pianura di Wyoming, negli Stati Uniti. Mercoledì 6 giugno, nel pomeriggio, una tromba d’aria si è sviluppata nella pianura di Wyoming, nella contea di Laramie. La zona è vicina alle Montagne Rocciose.

Nessun ferito

Vi sono stati dei danni in alcune strutture e ad alcuni tralicci dell’alta tensione. Tuttavia, nonostante la presenza di danni- limitati- a edifici e infrastrutture, non ci sono stati feriti. La tromba d’aria a Laramie non è stata associata a precipitazioni intense; con queste condizioni atmosferiche, il tornado è stato percepito visivamente in modo “nitido”, come dimostrano le tante fotografie scattate. Gli Stati Uniti sono un paese in cui le trombe d’aria sono un fenomeno meteorologico piuttosto diffuso. Nessuna area degli Usa può essere considerata al sicuro, ma vi è un’ampia zona maggiormente colpita, denominata Tornado Alley. Essa comprende le valli tra l’Ohio e il Mississipi e include il corso di quest’ultimo fiume, oltre alla parte sud-orientale del paese. Secondo i dati rivelati dal National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), consultabili sul sito web Centro Meteo Italiano, nel 2018 i fenomeni risultato al di sotto della media del periodo del 50%.

Le trombe d’aria

Il tornado si forma a causa di un forte contrasto termico e in particolari condizioni atmosferiche: si verifica, come spiega il sito web Meteo.it, quando sono presenti masse d’aria calde e umide; in alta quota invece vi sono venti più secchi e di minore temperatura. Quando le due vengono in contatto, la massa d’aria calda si sposta verso l’alto, viceversa per quella più fredda. “Quando le direzioni dei venti al suolo e in quota hanno diverse velocità e direzioni”, si legge sul portale Meteo.it, si genera una specie di movimento tempestoso.

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I casi in Italia

Una ricerca di Enea-Crn, pubblicata su Scientific Report di Nature e sintetizzata da Il Sole 24 Ore, annuncia che il fenomeno diventerà sempre più comune anche nella penisola italiana. Lo studio si è concentrato sulla tromba d’aria che ha colpito Taranto nel novembre del 2012. “I tornado violenti sono generati da celle temporalesche, dette supercelle, che si formano solo in determinate condizioni meteorologiche” si legge nell’articolo di Jacopo Giliberto. La temperatura superiore a 1° del mar Ionio rispetto alla media del periodo è una di queste. La catena montuosa Sila ha inoltre contribuito a creare i presupposti necessari per la formazione del tornado. La Repubblica ha contattato Mario Marcello Miglietta, ricercatore dell’Istituto di scienze atmosferiche e del clima del Cnr; lo studioso ha precisato quali sono le aree “più a rischio” in Italia. La prima è la pianura veneta; le altre sono la zona costiera compresa tra Lazio e Toscana e il Salento. In questi ultimi casi, sono molto comuni le trombe marine ma i fenomeni sono meno violenti.