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Toto-ministri, le ipotesi per il governo Conte

Le ipotesi sui nomi dei ministri del governo Conte

Al via le consultazioni per la nomina dei ministri del governo Conte, alla ricerca di un equilibrio tra Lega e M5S.

Dopo aver ricevuto l’incarico da Sergio Mattarella, il neo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dà il via alle consultazioni per la formazione dell’esecutivo. Al termine delle consultazioni, il premier dovrà consegnare al Quirinale la lista dei ministri che lo affiancheranno al governo. Resta alta l’incertezza per l’assegnazione di alcuni ministeri strategici, come quello dell’Economia.

Governo Conte, il toto-ministri

Il Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha accettato la nomina di Sergio Mattarella e si è proposto come “l’avvocato difensore del popolo italiano”. Ora il neo premier deve procedere con la formazione dell’esecutivo, a cui seguirà il voto di fiducia alle Camere. Si apriranno dunque le consultazioni per stilare la lista dei ministri che formeranno il nuovo governo. La formazione dell’esecutivo sotto la guida di Conte è particolarmente delicata perché prevede il raggiungimento di un equilibrio tra i due partiti di maggioranza: la Lega e il Movimento Cinque Stelle. Entrambe le forze politiche propongono i propri candidati per garantirsi l’assegnazione dei Ministeri considerati strategici.

Economia, Esteri e Lavoro

Diversi sono i dubbi e le decisioni da prendere circa la nomina dei nuovi ministri. Una delle maggiori incertezze riguarda il Ministero dell’Economia. Sia Matteo Salvini che Luigi di Maio sostengono Paolo Savona, esponente della Lega e professore di economia. Savona è dichiaratamente euroscettico e contrario alla moneta unica: una linea che contrasta con le recenti dichiarazioni di Conte sull’impegno dell’Italia a rimanere all’interno dell’Unione Europea. Inoltre, l’ipotesi Savona non piace al Colle. Accanto al suo nome, compare quello del professor Luigi Zingales. Sembra accantonata, invece, l’ipotesi Giorgetti.

Proprio Giancarlo Giorgetti potrebbe invece ricoprire l’importante ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio o di ministro delle Infrastrutture.

Diverse anche le ipotesi per l’assegnazione del Ministero degli Esteri. Tra i nomi più probabili c’è quello di Enzo Moavero Milanesi, ex montiano. Scendono invece le probabilità che tale incarico sia assegnato a Giampiero Massolo. Non è esclusa però l’ipotesi Di Maio. Lo stesso Di Maio aspirerebbe anche a concentrare nelle sue mani i due Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro.

La Lega

Matteo Salvini, leader della Lega, vorrebbe invece ricoprire il ruolo di ministro dell’Interno. Tra i Ministeri a cui la Lega aspira ci sono anche quelli dei Rapporti con il Parlamento (per cui è stato fatto il nome di Giulia Bongiorno) e delle Riforme, forse assegnato a Roberto Calderoli. Il capogruppo leghista in Senato, Gian Marco Centinaio, è stato proposto per il Ministero degli Affari Regionali e del Turismo.

Il Movimento Cinque Stelle

Ai pentastellati spetterebbe invece il ministero della Giustizia, assegnato all’avvocato Alfonso Bonafede. Incertezza per quanto riguarda il Ministero della Salute: tra i nomi papabili c’è quello di Giulia Grillo, capogruppo del Movimento alla Camera, ma la Lega potrebbe proporre un proprio esponente donna.

I Cinque Stelle puntano anche al Ministero della Cultura e fanno il nome del giornalista Emilio Carelli, ma non si esclude che l’incarico possa invece essere assegnato a un esponente leghista.