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Tour 2016, guai sul Mont Ventoux

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Incredibile figuraccia sul Mont Ventoux. Una moto inchioda e viene tamponata da alcuni corridori, fra cui Chris Froome. La giuria neutralizza i distacchi. Il Tour de France è una follia, con i corridori sempre alla massima velocità, disposti a tutto pur di vincere una tappa, figuriamoci se si par...

Incredibile figuraccia sul Mont Ventoux. Una moto inchioda e viene tamponata da alcuni corridori, fra cui Chris Froome. La giuria neutralizza i distacchi.

Il Tour de France è una follia, con i corridori sempre alla massima velocità, disposti a tutto pur di vincere una tappa, figuriamoci se si parla della maglia gialla. Oggi, però, sull’ascesa al Mont Ventoux, è successo qualcosa di incredibile.

La maglia gialla tampona una moto

Con il leader della corsa Chris Froome in compagnia di Porte e Mollema davanti a tutti e Nairo Quintana staccato, i tre sono finiti contro una moto delle riprese, costretta a inchiodare forse perché la strada era sbarrata per il troppo pubblico.

Porte è stato il primo a cadere, poi Froome e infine Mollema. Ma mentre Porte e Mollema sono riusciti a ripartire, la bici della maglia gialla era danneggiata e Froome, non sapendo cosa fare, si è messo a correre. Un’immagine surreale, superata solo, qualche istante dopo, da quella in cui il britannico calcava la bici di emergenza fornitagli dal soccorso generale. Gialla, com’è giusto che sia al Tour, ma troppo piccola per lui quanto a telaio e attacco pedali. Impossibile pedalare.

Il calvario di Froome è proseguito per qualche centinaia di metri, finché non è stato raggiunto e superato dal gruppo e, infine, dalla ammiraglia del Team Sky. A quel punto, Froome ha inforcato la bicicletta di riserva ed è ripartito verso il traguardo.

Si decide per la neutralizzazione

L’incidente gli è costato un minuto e quaranta di ritardo, con tanto di perdita della maglia gialla in favore di Adam Yates. Poi il colpo di scena: l’organizzazione ha deciso di neutralizzare i distacchi, assumendosi in qualche modo la responsabilità di non aver provveduto a vigilare sulla percorribilità della sede stradale.

Quattro importanti indicazioni

A parte questo, la giornata ha dato quattro importanti indicazioni. La prima è, ancora una volta, la superiorità di Chris Froome. Il britannico, con un solo scatto, si è lasciato alle spalle tutti. La battuta è infelice, ma è proprio vero che per fermarlo ci vuole la moto.

La seconda è il crollo di Nairo Quintana, che si è dimostrato non solo incapace di scattare e provare ad attaccare. Il colombiano non ha retto allo scatto della maglia gialla: non fosse per l’incidente e la neutralizzazione, Quintana oggi avrebbe forse detto addio al Tour.

La terza è la cavalcata vincente del belga De Gendt, spuntato sulla vetta (ridotta) del Mont Ventoux dopo un’ascesa notevole. De Gendt ha spinto dall’inizio alla fine, onorando al meglio la storica salita. L’ultima indicazione riguarda l’ottima prova di Fabio Aru, capace di rimanere quasi sempre con i migliori e rilanciare in prima persona l’azione in tutti i casi in cui è rimasto indietro.

Questa la classifica aggiornata attuale, post neutralizzazione:

1. Chris Froome 2. Yates a 47” 3. Quintana a 45” 4. Mollema a 56” 5. Bardet a 1’15” 6. Valverde a 1’32” 7. Van Garderen a 1’32” 8. Aru a 1’54” 9. D. Martin a 1’56” 10. Rodriguez a 2’11”.