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Traffico di migranti dalla Sicilia alla Tunisia: "Se avete problemi gettateli in mare"

Sgominata un'organizzazione dedita al traffico di migranti

Traffico di migranti dalla Sicilia alla Tunisia: 18 misure cautelari per una banda di scafisti che si faceva dare dai 3 ai 5mila euro a viaggio

Traffico di migranti dalla Sicilia alla Tunisia: 18 misure cautelari all’alba di oggi, 17 novembre, con cui è stata sgominata dalla Dda un’organizzazione che partiva dall’isola e faceva la spola con il paese africano. A sgominare la banda l’operazione “Mare aperto” eseguita dalla Polizia di Stato di Caltanissetta. La velina delle forze dell’ordine spiega che “alle prime luci dell’alba, 120 uomini della Polizia di Stato, della Squadra Mobile di Caltanissetta, del Commissariato di Niscemi, del Reparto prevenzione crimine e Unità cinofile e Reparto Volo di Palermo hanno proceduto alla cattura degli indagati”.

Traffico di migranti dalla Sicilia alla Tunisia

E come hanno proceduto? Innanzitutto con uno dei destinatari della misura della custodia cautelare in carcere che “è stato individuato a Ferrara grazie alla collaborazione della locale Squadra mobile” della polizia. Un altro invece era già in carcere per reati della stessa tipologia. Un terzo ancora, di origini tunisine era stato scarcerato da pochi giorni e si trovava trattenuto nel Cpr di ‘Ponte Galeria’ a Roma. Ci sono poi altri otto indagati che “sono stati individuati a Caltanissetta e uno a Ragusa”. Ma come operavano? Con imbarcazioni che salpavano dal porto di Gela o dalle coste dell’Agrigentino per raggiungere la Tunisia.

Da 30 a 70mila euro per ogni viaggio

Poi, preso il “carico”, tornavano indietro. Gli inquirenti parlano di un “giro d’affari tra i 30.000 e i 70.000 euro per ogni viaggio”. Sono state applicate dal Gip 18 misure cautelari, 12 in carcere e 6 agli arresti domiciliari. Ma chi sono gli indagati? Di essi 11 sono di nazionalità tunisina e 7 italiana, poi 12 sono stati catturati, e 6 sono “tuttora irreperibili poiché probabilmente all’estero”. E quando pagavao i disperati che l’organizzazione caricava a bordo: “Si sarebbe aggirato tra i 3000 e i 5000 euro”.