> > Trapattoni su Mancini "Merita la panchina della nazionale"

Trapattoni su Mancini "Merita la panchina della nazionale"

Giovanni Trapattoni

A margine della presentazione degli Oralimpics di Milano, Giovanni Trapattoni risponde alle domande sul futuro della Nazionale e sull'impiego del Var.

Secondo alcuni rumors Roberto Mancini raccoglierà presto le redini della Nazionale italiana di calcio. Giovanni Trapattoni, ex commissario tecnico dell’Italia e grande bandiera del calcio italiano, in occasione degli Oralimpics di Milano ha commentato le notizie che confermano la possibilità che il mister marchigiano diventi il nuovo ct degli azzurri. Il Trap ha poi aggiunto, in risposta ai cronisti, la sua personale opinione sul Var e sulla situazione di alcuni club di Serie A.

Trapattoni sulla Nazionale

Qual è la ricetta per la Nazionale italiana?

Purtroppo bisogna essere distaccati dai colori delle squadre italiane e scegliere i giocatori che meritano, che abbiano delle qualità di aggregazione. Perché l’Italia è una sola, Garibaldi ha fatto di tutto per unirla, ma è ancora molto divisa ancora tra il Sud, il Centro Italia e il Nord.

È un momento in cui si può far molto perché abbiamo delle grandi qualità. Mancini è stato un grande campione, come allenatore ha avuto anche delle esperienze internazionali per cui credo che possa veramente far bene sulla panchina della Nazionale.

In ottica Mondiali, visto che in questi mondiali l’Italia non ci sarà, per chi tifa lei?

Quando sei fuori e non hai più questa mano sul cuore, inevitabilmente vedi il calcio con occhio distaccato. Guardi la tecnica, la creatività e la fantasia. Alla lunga vedremo che si presenterà tra le squadre migliori.

Le sorprese secondo lei quali saranno?

Ci sono squadre magari meno note che arrivano al punto giusto al momento giusto.

Le polemiche sul Var

Parliamo di errori arbitrali nelle ultime partite. La sua visione?

Purtroppo l’arbitro è soggetto a sbagli. A volte la palla è così veloce che non riesci a vedere oltre la linea. Questo oggetto che è la Var conferisce anche il giusto merito, può essere corretto e può correggere gli errori, e devo dire che gli arbitri hanno un grande supporto. Nonostante questo, a mio giudizio, molte aziende possono tendenzialmente cercare di tirare la corda dalla loro parte, anche se la Var dà un giudizio equo.

Pensa che bisognerebbe estenderla a livello internazionale?

Sì perché sono ancora molto grandi gli interessi. La Var sarebbe stata una bella cosa, perché tutto sommato avrebbe potuto fornire giudizi autentici.

Il calcio italiano secondo il Trap

Si parla sempre della crisi del calcio italiano, ma in questa Champions League le prove di Roma, Juventus hanno dimostrato che questa crisi non c’è.

Non è che c’è crisi, è che arriviamo a giocare le partite decisive nei mesi più delicati: dopo sette-otto mesi di attività (la preparazione atletica inizia alla fine di luglio per il campionato seguente). Verso la primavera i giocatori tendenzialmente calano, e le squadre sono tutte estremamente competitive.

Nel giro delle convocazioni e della rosa, i mister non possono cambiare molto nella scelta degli undici titolari. Direi che, proprio per questo limite, gli allenatori stanno facendo un ottimo lavoro perché sono riusciti comunque a ottenere sempre il massimo dalla qualità dei nostri giocatori.

Si parla di Sarri al Chelsea. Allenare in Italia e allenare altrove è un’altra storia. Pensa possa far bene la squadra?

La nostra cultura italiana ha squadre e giocatori di carattere internazionale. Sarri ha esperienza sufficiente per riuscire a capire il calcio inglese come va giocato dopo soli quindici giorni di attività sul posto.