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Trapianto di faccia in Italia: c'è stato rigetto dei tessuti

trapianto di faccia

Rischia di fallire il primo trapianto di faccia in Italia. La paziente pare abbia rigettato i nuovi tessuti, in cui circola male il sangue.

Sospetto rigetto dei tessuti da parte dell’organismo della paziente che ha subìto il primo trapianto di faccia in Italia. Nonostante il cross-match negativo tra donatore e ricevente, nei tessuti trapiantati starebbe circolando male il sangue. L’ospedale Sant’Andrea anticipa che per evitare rischi probabilmente si procederà con la ricostruzione temporanea del viso attraverso “tessuti autologhi” in attesa di un nuovo donatore.

Trapianto di faccia rischia di fallire

Il primo trapianto di faccia in Italia rischia di non riuscire. La complicata operazione chirurgica è stata eseguita a partire dalle ore 8 di sabato 22 settembre al Sant’Andrea di Roma. L’intervento si è concluso solo alle 5 di domenica 23 settembre. Un’equipe medica, guidata dal professor Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia plastica del Sant’Andrea di Roma, e dal dottor Benedetto Longo (che si è poi scoperto essere un chirurgo precario), ha impiantato ad una donna di 49 anni il volto di una 21enne, morta in un incidente stradale.

Al termine dell’operazione, l’ospedale rassicurava sulle buone condizioni di salute della donna. “Mostra un buon equilibrio generale, rispondendo alle sollecitazioni esterne in maniera congrua. – si leggeva in una nota dell’azienda – Non ha febbre, né altre alterazioni dell’equilibrio fisiologico e tutti i controlli effettuati fino ad ora sono indicativi di un quadro clinico in progressivo lento miglioramento“.

Purtroppo, però, con il passare delle ore sono sopraggiunte delle complicazioni. La paziente sta bene è non è in pericolo di vita ma ci sarebbe stato un rigetto dei nuovi tessuti. “L’intervento chirurgico – recita un comunicato odierno – è tecnicamente riuscito e le anastomosi sono pervie, tuttavia i tessuti trapiantati hanno manifestato, durante la notte scorsa, segni di sofferenza del microcircolo per sospetto rigetto, nonostante il cross-match negativo tra donatore e ricevente”.

“Per prevenire ulteriori rischi si sta prendendo in considerazione, come previsto dal protocollo, la possibilità di una ricostruzione temporanea con tessuti autologhi della paziente nell’attesa di una ulteriore ricostruzione con un nuovo donatore” viene quindi annunciato dal Sant’Andrea. Il prossimo bollettino è previsto per le 20. Annullata di conseguenza la conferenza stampa durante la quale il Centro nazionale trapianti, l’ospedale romano, il presidente del Lazio Nicola Zingaretti e il ministro della Salute Giulia Grillo avrebbero dovuto presentare i risultati dell’intervento.