

Nicola Mancino sapeva della trattativa Stato Mafia, ne sono convinti alla Procura di Palermo che ha iscritto l’ex presidente del Senato nel registro degli indagati. L’accusa nei suoi confronti è di falsa testimonianza. Nel 1992, anno in cui si fa risalire la trattativa tra lo Stato e i boss di Cosa Nostra, Mancino era ministro degli Interni. I boss offrivano, in cambio di un “alleggerimento” del 41 bis, la promessa di non compiere attentati nei confronti di politici e magistrati. Secondo i pm Antonio Ingroia e Nino Di Matteo, mancino copre “responsabilità proprie e di altri”.
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