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Tredici anni dopo il terremoto a l’Aquila le fiaccole brillano per ricordare le vittime

Un'immagine della fiaccolata serale a L'Aquila

Tragitto notturno dalla Casa dello Studente al Parco della Memoria: tredici anni dopo il terremoto a l’Aquila le fiaccole brillano per le vittime

Tredici anni dopo il terremoto a L’Aquila le fiaccole brillano per ricordare le vittime e quel che nel loro nome ancora non si è fatto. La prima commemorazione “libera” dopo la pandemia ha fatto segnare momenti di commozione fortissima per una città ancora ferita. Una città che ha voluto ripercorrere simbolicamente le tappe di un percorso di morte che alle 3.32 del 6 aprile 2009 scosse la terra, fece 309 vittime e 1600 feriti e distrusse una città. 

Terremoto a l’Aquila brillano le fiaccole

Quella ma non la sua anima, che ha voluto passare la notte assieme ai suoi morti, ai suoi luoghi, alle sue miserie ed alla sua forza, la forza che ha permesso a L’Aquila di risorgere anche in barba alle risate degli sciacalli ed alla burocrazia cretina di uno stato presente solo a tratti. Dal punto di ritrovo vicino al tribunale migliaia di persone si sono radunate ed hanno sgranato la loro Via Crucis: dalla Casa dello Studente al Parco della Memoria. Sono stati letti i 309 nomi delle vittime e ad accendere il Braciere della Memoria sono stati due atleti della nazionale di ciclismo dell’Ucraina ospitati in città, Valeria Kononenko e Khotulov Denys perché non è vero che ognuno ha le sue guerre ed è verissimo che la pace la si cerca insieme. 

Le parole del sindaco Biondi

Per tutti ha parlato il sindaco Pierluigi Biondi: “Da quella notte di tredici anni fa ci sentiamo parte di qualcosa di più grande nel ricordo di una tragedia che ci ha privati di troppe vite, ma che ci ha consegnato la responsabilità dei loro sogni”. E in chiosa: “Il dolore delle vittime è parte della nostra identità e lo affrontiamo giorno dopo giorno. Il nostro auspicio è che il fiore della memoria possa toccare i cuori dei potenti del mondo, diventando anche un simbolo di pace e progresso per tutti”.